L'affondo

Dritto e Rovescio, sputi e coltellate al capotreno e l'egiziano non va in galera? Lo sfogo di La Russa incendia lo studio

Accoltella un capotreno e patteggia a 3 anni di carcere. Ha fatto scalpore la vicenda di Fares Kamel Salem Alshahhat, che lo scorso 4 novembre aveva aggredito il capotreno Rosario Ventura alla stazione di Genova Rivarolo

Il 21enne egiziano era stato trovato senza biglietto a bordo di un treno regionale insieme alla sua fidanzata minorenne, che aveva sputato al controllore. Mentre la ragazza risulta tutt'ora indagata, il nordafricano aveva deciso di patteggiare, presentando una lettera di scuse al capotreno e un risarcimento di 1.000 euro per averlo preso prima a calci e pugni e poi averlo accoltellato al fianco e al braccio. Le scorse ore, la fine della vicenda in sede giudiziaria con il patteggiamento.

Il problema, riflette il presidente del Senato Ignazio La Russa, ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio su Rete 4, "è che questo ragazzo, che ha avuto adesso 3 anni, rischia veramente di non scontare neanche un giorno". 

 

 

 

"Non perché ha le caratteristiche di chi può dedicarsi a un servizio sociale - prosegue il fondatore di Fratelli d'Italia, ma sarà uno probabilmente senza fissa dimora, quindi è ancora peggio. Non è tanto la pena che gli è stata data, che non so se giusta o ingiusta, ma è la impossibilità di controllare l'immigrazione nella forma corretta. E quando poi ce ne sono troppi, fuori da ogni controllo, finisce anche che episodi del genere diventano quotidiani".

Il pubblico in studio applaude. "Se ho capito bene - interviene Del Debbio -, lei dice: il problema è che questo esce e sparisce". "Non lo sappiamo eh, o lo tengono dentro... Sono tre anni, se non gli danno...", risponde La Russa. E il conduttore, ancora una volta, prende la parola per esprimere la sua amarezza: "Questo non lo sappiamo ma lo dico io, esprimo una mia opinione, questo non lo deve dire lei. Poi però magari sparisce".