I dati di Frontex

Immigrazione, ridotti del 59% gli sbarchi nel Mediterraneo: "Successo politico di Meloni"

Gli attraversamenti irregolari di migranti delle frontiere Ue sono calati del 38 per cento nel 2024, raggiungendo il livello più baso dal 2021, quando la pressione migratoria era ancora influenzata dalla pandemia Covid. Lo hanno rilevato i dati preliminari di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. La diminuzione del numero totale è stata determinata principalmente da un crollo del 59% degli arrivi attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, a causa della riduzione delle partenze dalla Tunisia e dalla Libia, con 67 mila attraversamenti, e da un calo del 78% dei rilevamenti sulla rotta dei Balcani occidentali.

Sono stati registrati aumenti nei passaggi alle frontiere per quanto riguarda la rotta del Mediterraneo orientale, con rilevamenti aumentati del 14% e con 69.400 attraversamenti irregolari, e sulla rotta dell’Africa occidentale, con le Isole Canarie che hanno registrato un aumento del 18% degli arrivi, arrivando a quasi 47 mila, la cifra più alta da quando Frontex ha iniziato a raccogliere i dati nel 2009. Nonostante la persistente pressione migratoria, si legge in una nota di Frontex, "l’intensificazione della cooperazione dell’Ue e dei partner contro le reti di contrabbando ha ridotto significativamente gli attraversamenti alle frontiere esterne dell’Europa, con poco più di 239 mila rilevamenti registrati lo scorso anno". Sulla rotta dei confini orientali è stato registrato un aumento importante degli attraversamenti, soprattutto lungo i confini con l’Ucraina e la Bielorussia, mentre i tentativi di attraversamento del Canale della Manica verso il Regno Unito sono leggermente aumentati, con un incremento del 9% rispetto al 2023. 

 

"Si conferma il grande successo delle politiche migratorie poste in essere dal governo Meloni. Oggi l’agenzia europea Frontex certifica che il numero degli ingressi irregolari di migranti in Europa nel 2024 è stato il più basso dal 2021, anno in cui l’immigrazione era ai minimi per effetto della pandemia. Il calo del 38% degli attraversamenti illegali alle frontiere europee è frutto della significativa diminuzione degli arrivi sulla rotta del Mediterraneo Centrale e dei Balcani Occidentali. Si tratta, quindi, di un chiaro riconoscimento dell’efficacia delle politiche migratorie di questo governo, che sono state determinanti nel ridurre le partenze e riportare la lancetta indietro di tre anni, tornando ai numeri del 2021, a beneficio di tutti gli Stati membri dell’Ue. Fratelli d’Italia, senza arretrare di un millimetro, continuerà a lavorare per bloccare le partenze illegali e il business dei trafficanti di uomini". Lo ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione.