In tilt

Open Arms, Rossella Miccio (Emergency) la spara grossa: "Ha vinto la cattiveria"

"Non possiamo che provare una profonda delusione dopo questa sentenza. Sono passati cinque anni, ma il ricordo della sofferenza inutile a cui sono state sottoposte le persone a bordo è vivissimo". A parlare è Rossella Miccio, presidente di Emergency. Nell'agosto del 2019 era a bordo della nave dell'ong spagnola Open Arms, che per 19 giorni è rimasta bloccata su ordine dell'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Ma il segretario del Carroccio, dopo tre anni di calvario giudiziario, è stato assolto "perché il fatto non sussiste". Una sentenza che non ha trovato il plauso da parte di Miccio. "Siamo molto curiosi di leggere le motivazioni per comprendere cosa non abbia convinto i giudici, in che misura tutto questo non sia punibile - ha spiegato in un'intervista rilasciata a Repubblica -. Di certo, anni di processo hanno fatto emergere una cosa: ai naufraghi, che già avevano subito sofferenze indicibili in Libia, ne sono state inflitte di ulteriori. Inutilmente".

 

 

"Per noi, ha vinto solo la cattiveria di chi alza muri e barriere - ha proseguito - e in questo momento storico obbliga chiunque sogni una vita migliore ad affrontare viaggi pericolosi in mezzo al Mediterraneo su imbarcazioni precarie, perché alternative sicure e legali non ce ne sono". La presidente di Emergency ha spiegato che la sentenza su Salvini non impedirà alle ong di persistere con la propria politica migratoria. "Noi continueremo a prestare assistenza a quanti si trovano in pericolo nel Mediterraneo, non solo perché è un obbligo previsto dal diritto internazionale, ma perché è la cosa giusta da fare", ha concluso.