Violenza
Baby gang di stranieri a Bologna, "come hanno ridotto i miei due figli": la denuncia della mamma da Del Debbio
Problema violenza e baby-gang incontrollate per le vie delle grandi città e l’ultima vicenda, tragica, che ha visto la morte del giovane Ramy, inseguito dalle forze dell’ordine, ha acuito il clima di tensione. Ma non solo a Milano si riscontra questa emergenza, anche Bologna è spesso teatro di scontri tra giovani bande di micro-criminali.
A Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico e sociale di Rete 4, il padrone di casa Paolo Del Debbio offre ai telespettatori la testimonianza di una mamma che ha avuto entrambi i figli, adolescenti, vittime di aggressioni e furti da parte di baby-gang. E negli ultimi tempi si registrano almeno quattro casi tra Bologna e San Lazzaro, ma il conto potrebbe essere più alto. Molte volte questi episodi causano soltanto lievi lesioni, ma è la mancata denuncia il problema, perché le vittime hanno paura di ritorsione da parte delle famiglie degli stessi bulletti, che nell'ultimo periodo si sarebbero sentiti padroni della città.
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Racconta la mamma, presente in studio da Del Debbio: “Mio figlio è stato accerchiato, picchiato e accoltellato da questi gruppetti che si credono padroni del mondo, da una baby gang composta da quasi 15 ragazzini al di fuori della scuola. Mio figlio ha una costola rotta e il tutto è successo per tentare di rubargli un cappellino”. Del Debbio, amaramente ironico, chiosa: “Sempre motivi ideali ecco”.
La cosa più grave è che questi ragazzi sono stati individuati, ma frequentano ancora regolarmente ancora la stessa scuola, impedendo al ragazzino di tornare in classe con serenità. Su X valanghe di commenti di sdegno, c’è chi scrive: “Le baby gang sono sempre esistite. A me presero un orologio, a un mio amico una collanina, ad altri soldi o braccialetti...non c' erano i marocchini. Era gente de borgata. Ora sono africani”. Un altro, invece, afferma: “Questi delinquentelli devono farsi qualche mese di carcere. Inoltre la preside di questa scuola, data la gravità del fatto, deve essere licenziata in tronco”. Infine, chi commenta così: “Io penso che bisognerebbe smettere di tollerare e giustificare sempre e iniziare a punire severamente chi lo merita, forse si darebbero una calmata”.