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Elon Musk, attacco alle toghe rosse dopo l'Albania: "Devono andarsene"

Ennesimo capitolo della querelle tra una certa parte della magistratura - quella rossa, democratica - e il governo. Il terreno di scontro è sempre lo stesso: i migranti. La sezione immigrazione del Tribunale civile di Roma ha ancora una volta sospeso la convalida dei trattenimenti nel Cpr albanese di Gjader di 7 clandestini, cittadini provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh, già trasferiti in terra albanese. Alla luce della sospensione, i 7 migranti torneranno in Italia e saranno liberi. 

La notizia non è stata accolta di buon grado dalla maggioranza di governo. Ma non solo. Anche Elon Musk è intervenuto sulla vicenda per manifestare il proprio pensiero sull'attivismo giudiziario delle toghe rosse. Il patron di Tesla, sul suo social, ha replicato al seguente commento: "Un giudice italiano ha bloccato l'ultimo piano di Giorgia Meloni di trattenere i migranti in Albania, stabilendo che sette uomini bengalesi ed egiziani dovranno entrare in Italia. Il giudice ha inoltre rinviato alla Corte di Giustizia europea la questione della legittimità della designazione dell’Italia come 'Paese sicuro'. Il piano, elaborato insieme all'Albania per agevolare l'afflusso di migranti in Italia, mira a trattenere fino a 36mila migranti all'anno. L'iniziativa è costata 800 milioni di euro in cinque anni, ora incontra ostacoli, poiché i critici mettono in dubbio i suoi costi elevati e il suo impatto pratico".

"Questi giudici devono andarsene", il breve commento di Elon Musk che però sintetizza quello che è il pensiero di larga parte della popolazione. "Perché mai è loro permesso di entrare in Europa? I migranti devono tornare a casa loro", il messaggio di un'altra utente su X. "Gli italiani hanno ancora voce in capitolo nel loro Paese?", il commento di un altro.