La decisione

Migranti in Albania, le toghe non convalidano il trattenimento? La dura risposta del Viminale

Il Viminale , stando a quanto si apprende, si costituirà di fronte alla Corte di giustizia europea per sostenere le proprie ragioni dopo le decisioni dei giudici sui migranti in Albania. Il tribunale civile di Roma, infatti, ha deciso di non convalidare il trattenimento di sette migranti, egiziani e bengalesi, già portati in Albania, come previsto dal protocollo siglato da Giorgia Meloni e Edi Rama, e ora liberi di tornare in Italia. Il rientro a Brindisi è previsto nelle prossime ore. Quest'ultima sentenza rinvia ora la questione alla Corte di giustizia europea.

I sette migranti saranno ospitati in un Cara, dove presenteranno presumibilmente ricorso contro il respingimento della richiesta di asilo avvenuto in Albania. Duro il commento del ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Ci sono alcuni magistrati che stanno cercando di imporre la loro linea al governo. Questo non è veramente accettabile". A fargli eco il leghista Claudio Borghi: “È stato passato il segno, la prossima volta invece di portarli in Albania, li porteremo a casa di quel giudice”.

 

 

 

Non è tardata ad arrivare la risposta dell’Anm: “Di fronte alle nuove polemiche innescate dalle ultime decisioni dei giudici romani, mi preme solo ricordare che la primazia del diritto dell'Unione europea è l'architrave su cui poggia la comunità delle corti nazionali e impone al giudice, quando ritenga la normativa interna incompatibile con quella dell'Unione, di applicare quest'ultima o, in caso di dubbio, di sollevare rinvio pregiudiziale, cosa che è stato fatto in questo caso dal tribunale di Roma. Non ci si può quindi lamentare del fatto che i giudici fanno il loro dovere né dare loro la colpa di inciampi nel perseguimento di politiche migratorie che spetta ovviamente al governo decidere ma che non possono prescindere del quadro normativo europeo e sovranazionale nel quale si collocano", ha detto il segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati Salvatore Casciaro.