A Genova

4 di Sera, il capotreno accoltellato dall'egiziano: "Schiaffi, sputi, testate", la violenza della ragazza

"Sto bene, mi sto riprendendo. Non mi ero reso conto dei colpi che mi aveva dato, mi sono reso conto del coltello solo quando mi ha colpito. Ho 18 punti: 7 nella scapola, 11 nel braccio. Sono tre tagli, 4, 5, 2. Quattro colpi mi ha dato alla fine. Mi hanno aiutato i passeggeri sia all'interno che fuori" del treno. 

Queste le parole del capotreno Rosario Ventura alle telecamere di 4 di Sera, raggiunto sul pianerottolo di casa da una inviata di Paolo Del Debbio, per il talk dell'access prime time di Rete 4. 

Il capotreno è stato dimesso oggi dall'ospedale dopo che era stato accoltellato da un ragazzo 21enne egiziano all'altezza della stazione di Genova Rivarolo mentre stava procedendo con la verifica dei titoli di viaggio. "Sì, sto bene, mi sto riprendendo - ha proseguito -. È stata brutta, però diciamo che alla fine non mi ero reso conto dei colpi che mi aveva dato. Mi sono reso conto dopo dei tagli - ha ribadito -. Comunque sto bene, sto guarendo". "Lì per lì non ho avuto nemmeno la forza di chiamare la polizia, niente. Ho parlato soltanto coi miei responsabili, di dire dell'ambulanza e basta. Poi mi hanno aiutato i viaggiatori", ha concluso. 

 

 

 

"Ieri ero a bordo del treno e, dopo la partenza dalla stazione di Sampierdarena, ho iniziato a fare il mio giro di controlli. Mi sono imbattuto quindi nei due passeggeri sprovvisti di biglietto: il ragazzo usava il telefonino senza considerarmi, mentre la ragazza mi ha detto 'Non paghiamo il biglietto, arriviamo a destinazione. Non ci interessa niente'. Si è girato quindi anche il ragazzo, ribadendomi: 'Sì, noi arriviamo dove vogliamo, faccia pure ciò che vuole, chiami pure la Polizia, noi non paghiamo nessun biglietto'", ha ricostruito la dinamica Ventura, al Tg1

"A quel punto ho invitato i ragazzi a pagare il titolo di viaggio, che ammontava a 1 euro e 60. Loro, però, mi hanno risposto di nuovo in modo arrogante, confermando di non voler pagare. Ho deciso quindi di scendere dal treno poi vista la mancata collaborazione dei due passeggeri, sono risalito a bordo. Tornato dai ragazzi, li ho pregati di pagare il biglietto o di scendere. In quel momento la ragazza mi si è avvicinata e ha iniziato a sputarmi addosso mentre il ragazzo ha sputato addosso a una signora che stava prendendo le mie difese - prosegue Ventura -. Mentre verificavo come stesse la signora, la ragazza mi ha rifilato un calcio sulla schiena e uno schiaffo. Ho raggiunto il ragazzo che era sulla banchina e lui mi ha colpito con una testata sulla fronte mentre la ragazza ha continuato a darmi degli schiaffi sul volto, da dietro. A un tratto ho visto che il ragazzo aveva tirato fuori un coltello. Ho deciso così istintivamente di girarmi sul lato sinistro, dove ho ricevuto quattro coltellate: una alla scapola sinistra e tre al braccio sinistro. All'inizio non mi ero reso conto che i fendenti mi avessero colpito, ero convinto che la giacca avesse attutito il colpo e non avevo dolore. Ma ho visto i due ragazzi fuggire e mi sono reso conto che perdevo tanto sangue dalla manica della giacca. A quel punto le gambe non reggevano più, così mi sono accasciato per terra".