A Firenze

Fuori dal coro, l'immigrato clandestino alla inviata: "Ti do un consiglio", da gelare il sangue

Claudio Brigliadori

Degrado, immigrazione irregolare, città fuori controllo. Quello di Fuori dal coro, il programma del mercoledì sera di Rete 4 condotto da Mario Giordano, è il consueto viaggio negli orrori italiani. Niente politica, nessuna intervista a onorevoli o ministri, solo tanta cronaca. Crudissima.

Si parte con il caso di una studentessa violentata a Torino: trascinata alle 7 di sera in un locale abbandonato dentro al parco del Valentino e abusata da un gruppo di immigrati clandestini che lì vivono, in condizioni agghiaccianti, a due passi dal castello e dal “salotto” cittadino. Stesse scene a Firenze, con l’inviata di Giordano che entra dentro un edificio abbandonato, ormai un rudere, trasformato in rifugio di fortuna da delinquenti e disperati vari.

 

 

 

Le si avvicina un ragazzo nordafricano, giovanissimo: «Io ti do un consiglio, io do consigli a tutti. Io non sono solo qui, c'è altra gente». Come dire: occhi aperti e attenzione a dove fai, a cosa dici e soprattutto a cosa riprendi con la telecamera. «Praticamente i residenti di questa zona si trovano dei clandestini dentro casa», commenta sconvolta la giornalista.

 

 

 

In studio, invece, Giordano ospita una ragazza poco più che adolescente, che offre la sua drammatica testimonianza al pubblico: «Io e il mio ragazzo stavamo attraversando un sottopasso quando siamo stati aggrediti - racconta Emily, questo il suo nome -. Attualmente ancora oggi io riporto danni fisici all'occhio destro, da cui faccio fatica a vedere. E oltre ai danni fisici riporto danni psicologici, quando passo davanti a un sottopasso o a un ponte mi ritorna sempre in mente quell'episodio e l’ansia sale».

Parole che forse faranno riflettere anche i talebani del “dentro tutti”, nel nome di una accoglienza e di una integrazione che a conti fatti avvengono solo nel libro dei sogni.