Migranti, l'asse Pd-toghe contro i campi in Albania

I dubbi, se qualcuno ancora li aveva, li ha tolti ieri il piddino Matteo Orfini, elogiando le toghe che si preparano a far saltare il trasferimento degli immigrati in Albania: «Non c’è M. Piantedosi nessuna resistenza ideologica nei magistrati, ma semplicemente la doverosa applicazione della sentenza della Corte di giustizia europea. Il diritto internazionale è sacro e lo sono anche i diritti umani». Come chiedere all’oste se il vino è buono. L’asse tra sinistra e giudici è nei fatti: le pronunce dei tribunali sono il piccone che secondo il Pd e i suoi alleati demolirà l’accordo firmato un anno fa da Giorgia Meloni ed Edi Rama.

Già questa settimana, se tutto andrà come sperano. Sull’altra sponda dell’Adriatico, infatti, i due centri italiani costruiti per trattenere gli immigrati provenienti dai Paesi di origine «sicuri», quelli in cui chi non ha diritto all’asilo può essere rimpatriato (Algeria, Egitto, Gambia, Ghana, Marocco, Tunisia e altri), sono pronti per entrare in funzione. Ed i magistrati europei ed italiani si sono già mossi (...)

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