Sì al protocollo

Giorgia Meloni in Albania, centri operativi dal 1° agosto. "Caro Rama, attaccano lei per colpire me"

"Voglio dire al primo ministro Rama, se lo può consolare, che il bersaglio delle critiche in realtà non è lui, ma gli italiani capiscono". Giorgia Meloni, nella conferenza stampa in Albania insieme al premier socialista per illustrare i dettagli dell'accordo sull'immigrazione con Tirana, non rinuncia a smascherare il gioco sporco dell'opposizione.

Gli attacchi contro il protocollo Italia-Albania sui migranti, sottolinea il presidente del Consiglio, sono rivolti non al governo di Tirana ma "al governo italiano". "Credo che in questo ci sia un elemento nel momento in cui si mette in mezzo un partner internazionale per attaccare il governo italiano, perché si rischia di fare un danno non al governo italiano ma all'Italia". "Il rischio che domani siano meno le nazioni che vogliono stringere accordi con noi è reale", ha osservato ancora Meloni.

 

 

 

La struttura per i migranti a Gjader avrà anche funzione di Cpr e vi sarà anche un'area di detenzione per coloro che dovessero commettere dei reati all'interno della struttura, ha detto Meloni. La gestione dei servizi dei centri è stata affidata a Medihospes, cooperativa sociale che già gestisce diverse strutture analoghe.

 

 

 

"Chiaramente c'è chi ha sollevato obiezioni sui tempi quindi sull'operatività dei centri sulle quali ci sarebbe un ritardo e chiaramente tra questi anche diversi parlamentari dell'opposizione... che è un po' curioso perché prima ci accusano di voler creare Guantanamo e poi si lamentano per i tempi di costruzione di Guantanamo... Ma noi qui vogliamo fare le cose per bene. E vogliamo fare le cose per bene anche perché, se quello che qui abbiamo immaginato funzionerà, allora noi avremo inaugurato una fase completamente nuova nella gestione del fenomeno migratorio. L’accordo potrebbe essere replicato in molti Paesi e diventare una parte della soluzione strutturale dell’Unione europea", ha sottolineato ancora Meloni. 

 

 

 

"Tirana non è solo amica dell'Italia ma anche dell'Ue. Ringrazio il premier Rama, il ministro Piantedosi qui presente, il ministro Tajani e il ministro Crosetto, il Genio militare", ha detto la premier, che ha poi citato "l'ambasciatore Bucci, che ha seguito passo passo tutto l'iter". "L'Albania si conferma non solo amica dell'Italia" ma anche "una nazione amica dell'Ue. L'Albania già si comporta come se fosse uno Stato membro dell'Ue. Non a caso l'Italia è da sempre una sostenitrice dell'ingresso dell'Albania".

"Sono fiero dell'Albania che può essere utile all'Italia - ha commentato il primo ministro albanese Edi Rama -. L'Italia è stata utile all'Albania molto volte e se noi abbiamo la possibilità di essere utili all'Italia una volte, due, tre allora raccogliamo quest'opportunità. Lo facciamo con il cuore e con la convinzione che il mare tra Italia e l'Albania non è uno spazio che ci divide ma ci unisce da migliaia di anni. In un momento così complicato non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa siamo molto fieri di dare una mano anche se non come europei uniti nella Ue. Non sta a nessuno decidere se siamo o no europei".

Dal punto di vista tecnico, ha poi illustrato la Meloni, "complessivamente i fondi assegnati per l'attuazione del protocollo ammontano a 670 milioni di euro per 5 anni, quindi 134 milioni di euro l'anno", che "corrispondono al 7,5% delle spese connesse all'accoglienza dei migranti sul territorio nazionale e noi siamo convinti che queste risorse non siano da considerarsi un costo aggiuntivo" perché "i migranti che verranno condotti qui in Albania avrebbero comunque dovuto essere accolti in Italia, dove costano" e perché "riteniamo che l'elemento di maggiore utilità di questo progetto sia che può rappresentare uno straordinario strumento di deterrenza per i migranti illegali decisi a raggiungere l'Italia e l'Europa, oltre ovviamente a un efficace mezzo di contrasto delle reti di trafficanti perché lì sì ci sono dei trafficanti che noi cerchiamo di combattere". "Facendo un rapido calcolo, con l'attuale capienza di questi centri a pieno regime, considerando i migranti che non vengono accolti in Italia, in Italia risparmieremo 136 milioni di euro. Siamo molto soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto fin qui". I due centri albanesi, ha indicato ancora la premier, saranno operativi dal 1 agosto 2024.