Ribaltone

Migranti, 15 Paesi Ue chiedono il patto Italia-Albania: la lettera che inchioda la sinistra

Quindici Paesi dell’Unione Europea, guidati da Danimarca e Repubblica Ceca, hanno chiesto alla Commissione di trovare «nuove soluzioni» per trasferire più facilmente i migranti verso Paesi al di fuori dell’Unione Europea, anche durante le operazioni di salvataggio in mare. Lo riporta France24. I quindici, tra cui figurano l’Italia e la Grecia, vorrebbero andare oltre il patto sull’immigrazione recentemente adottato dall’Ue che rafforza il controllo sull’immigrazione in Europa. Chiedono alla Commissione Europea "di identificare, sviluppare e proporre nuovi mezzi e nuove soluzioni per prevenire l’immigrazione irregolare in Europa" e citano esplicitamente l’accordo tra Italia e Albania. La portavoce della Commissione Europea per le Migrazioni Anitta Hipper ha confermato che l’esecutivo Ue ha "ricevuto una lettera da 15 Stati membri ieri sera, indirizzata alla commissaria agli Affari Interni e alle Migrazioni Ylva Johansson. La valuteremo attentamente e considereremo i vari elementi".

La Commissione, ricorda Hipper, "negli anni scorsi ha lavorato per assicurare che l’Ue disponga di un quadro giuridico solido, con regole comuni per gestire le migrazioni in modo efficiente ed equo". Dopo l’approvazione del patto Ue sull’asilo e le migrazioni, "siamo focalizzati sull’attuazione del patto, che è già iniziata. Un importante elemento del patto è l’approccio omnicomprensivo con cui la Commissione lavora con i Paesi partner per affrontare" i flussi migratori irregolari.

 

 

Fonti di palazzo Chigi hanno rivendicato che la lettera (firmata da Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Estonia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca e Romania) segna un "cambio di passo impresso dal governo italiano al dibattito migratorio a livello Ue". Nella missiva viene citato anche l’accordo tra Italia e Albania, voluto dal governo di Giorgia Meloni, che dovrebbe recarsi presto nel Paese delle Aquile. Il premier ceco Petr Fiala, che come Meloni fa parte dell’Ecr, aveva già citato l’accordo italoalbanese come modello da provare per gestire l’immigrazione irregolare.