Alzare l'asticella
Open Arms, Sansonetti spara contro il governo: "Reato di estorsione?"
Piero Sansonetti scrive una lunga lettera al magistrato Livio Pepino sull'Unità, chiedendo delucidazioni in merito al fermo e alla multa comminati alla nave della ong spagnola Open Arms, arrivata due giorni fa a Crotone con 57 migranti, da parte delle autorità italiane. L'accusa è di aver ostacolato una motovedetta libica nel soccorso di un’imbarcazione di migranti.
All'esponente di Magistratura democratica, in particolare, il direttore dell'Unità in modo provocatorio chiede: "Se un ente decide di bloccare per venti giorni una nave adibita al soccorso dei naufraghi - come successo l’altro giorno a Crotone alla nave Open Arms - provocando, probabilmente, con questa decisione, dei danni e forse anche dei morti, e lo fa per la sola ragione che l’equipaggio di questa nave avrebbe compiuto, o minacciato di compiere, un salvataggio non regolare (secondo il decreto cosiddetto spazza Ong), e tuttavia obbligatorio per la legge del mare, e per di più questo ente impone il pagamento di migliaia di euro all’armatore della nave dei soccorritori, non si configurano i reati di procurata omissione di soccorso e poi il reato di estorsione?". Accuse gravissime, quelle che lancia il direttore.
Sansonetti, poi, si dice "pieno di rabbia" per quello che succede in mare. "Come è possibile - scrive - che negli stessi giorni nei quali ben quattro procure accendevano i riflettori e avviavano le indagini sulle presunte irregolarità di Chiara Ferragni nel pubblicizzare una marca di pandoro, succedeva che un gommone naufragava nel Mediterraneo e che 61 persone annegassero, e che 25 fossero deportate in Libia, sebbene da ore Alarm Phone aveva lanciato l’allarme, ricevendo da Mrcc (il coordinamento delle Capitanerie di porto) la gelida risposta: 'Noi non possiamo intervenire'?".
Il direttore dell'Unità parla addirittura di "follie - illegali - che compie il governo" e di "una magistratura sempre pronta a scandalizzarsi se ha l’impressione che le venga tolta un’oncia di potere, sempre interessata ai reati di tipo economico dei politici o delle persone famose, e disinteressata alla vita e alla morte delle persone straniere".
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