faccia a faccia

Giorgia Meloni, nuovo patto d'acciaio: "Fermare gli irregolari"

Faccia a faccia proficuo quello tra Giorgia Meloni e il presidente serbo Aleksandar Vucic. A dirlo è la stessa premier: "Sono certa che da questa mia prima visita in Serbia da premier le relazioni già importanti e significative tra i due Paesi potranno ulteriormente rafforzarsi". Dello stesso parere Vucic, che definisce "Serbia e Italia due Paesi amici con ottimi rapporti politici ed economici". I due hanno parlato "di quasi tutti gli argomenti importanti per i nostri Paesi". In particolare dell'interscambio raggiunto da 4,6 miliardi di euro e che il presidente serbo si è augurato che "in futuro possa raggiungere un livello più alto". 

E ancora: "La Serbia è grata all'Italia per il sostegno sostanziale dimostrato nel percorso europeo intrapreso da Belgrado. Meloni ha sempre voluto sentire la nostra opinione, quello che la Serbia aveva da dire". Il presidente del Consiglio italiano va anche oltre e arriva a dire che "l'Europa non potrà dirsi unita finché i Balcani occidentali non avranno completato il proprio ingresso: l'integrazione è fondamentale per garantire sicurezza e crescita economica. L'Italia è tra i principali sostenitori della riunificazione dell'Europa. La Serbia - continua - sta già dando il suo contributo, io sono certa che continuerà ad avere un approccio costruttivo nel dialogo, facilitato dall'Unione europea, con il Kosovo. Crediamo che si debba lavorare per dare piena e pronta attuazione agli impegni assunti dalle parti, con gli accordi che sono già stati raggiunti ma sono molti altri i temi sui quali noi pensiamo che si possa collaborare tra persone serie, pragmatiche".

 

 

Meloni e Vucic sono sulla stessa lunghezza d'onda anche quando si parla di immigrazione. "Il contrasto all'immigrazione irregolare sulla rotta balcanica - aggiunge la leader di Fratelli d'Italia - è un obiettivo che Roma e Belgrado condividono", così come quello di "spostarsi sulla dimensione esterna del problema, prima che i migranti arrivino in Europa".