Ai domiciliari
Soumahoro, la vicina di casa: "Come andava al supermercato sua moglie"
Dopo l'arresto ai domiciliari della moglie e della suocera, Aboubakar Soumahoro "è sparito". Non solo dalle tv e dai giornali, chiuso in un comprensibile, imbarazzato silenzio. No, l'onorevole eletto con Sinistra e Verdi nel settembre del 2022, prima di venire travolto dall'inchiesta sui fondi pubblici per i migranti finiti invece nelle tasche delle donne della sua famiglia.
Fabrizio Roncone, con la solita perfidia, sul Corriere della Sera oggi descrive l'onorevole con gli stivali come "simpatico e vittimista, istrionico, furbo e spregiudicato". Non male, per chi negli ultimi anni era stato eletto dalla stampa di sinistra (Repubblica, L'Espresso, Propaganda Live su tutti) come l'unico, vero anti-Salvini d'Italia. Oggi, semplicemente, è un "compagno scomodo". "Nessuno si accorse che, forse, gli stivali erano di Prada - ironizza il giornalista -. Dove sei, adesso, Soumahoro? Non risponde al cellulare. Non apre i WhatsApp". E anche in Parlamento, nessuna traccia di lui. I due che lo hanno candidato e fatto eleggere, Fratoianni e Bonelli, nulla sanno.
I lussi privati di Lady Soumahoro Liliane Murekatete e sua mamma Marie Therese Mukamitsindo oggi sono sulla bocca di tutti, grazie alle carte dell'inchiesta. Parte dei 30 milioni di fondi pubblici stanziati per la loro coop tra 2017 e 2022 sono serviti per pagare il conto alla boutique Elena Mirò di Latina (1.735 euro), una cena al ristorante Porticciolo di Fiumicino (500 euro), stabilimenti balneari di lusso, hotel a cinque stelle, shopping extralusso a Roma da Ferragamo, in via dei Condotti.
"Come può, Soumahoro, non essersi accorto di niente?", è la domanda che si pone Roncone, oltre a molti compagni di Parlamento e di lotta. Parlano i vicini di casa, nella bella villetta di Casal Palocco. L'onorevole diceva di essersela comprata grazie ai proventi del suo libro. "Improbabile, anzi impossibile - sentenzia Roncone -. Lo sanno tutti che gli editori pagano una miseria agli esordienti". Una signora spiega: "Conosco lui e la moglie. Lei taciturna, ma al supermercato ci va come andasse a una festa di gala". E lui? "Poverino. Ripeteva sempre: mi vogliono morto, vorrebbero farmi tornare in Africa. Fa una certa pena, no?".