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Open arms, Richard Gere diserta il processo a Salvini. Occhio a questo titolo: la farsa raddoppia
"Richard Gere: Salvini, a presto" titola Oggi nell'ultimo numero in edicola. "Da American Gigolò a testimone nel processo migranti, dove è imputato il vicepresidente del Consiglio: la seconda vita di un divo di Hollywood sceso sulla Terra, dalla parte degli ultimi".
Talmente "dalla parte degli ultimi" che l'attore americano non sarà a Palermo il 6 ottobre per testimoniare al processo Open Arms che vede imputato il leader della Lega, Matteo Salvini, per fatti accaduti quando era alla guida del ministero dell’Interno. L'attuale vicepremier è accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per avere impedito nell’agosto 2019 per 19 giorni lo sbarco di 163 migranti. Lo rende noto la stessa Ong Open arms che aveva chiamato l’attore statunitense a testimoniare nell’aula bunker.
C'è da dire che l'articolo è stato scritto prima che Richard Gere desse forfait, ma resta una stonatura rispetto a tutta la vicenda, soprattutto ripensando alle passerelle dell'attore sulla nave Ong e alle sue parole contro Salvini.
Tant'è. Richard Gere, il "divo di Hollywood sceso sulla Terra" non potrà essere nel capoluogo siciliano quel giorno "perché impegnato in America con le riprese del suo ultimo film". La testimonianza dell’attore slitterà quindi a una nuova data. Del resto le sue priorità sono altre. Non certo "gli ultimi".