Battaglie
Immigrazione, chi dichiara il falso espulso dall'Italia: governo col pugno di ferro
Nuova stretta sui migranti. Nella bozza che arriverà nelle prossime ore in Consiglio dei ministri, si prevede l'espulsione dal territorio nazionale per chi dichiara il falso sulla propria "età" o "identità". Ma non solo, perché in caso di arrivi consistenti sulle coste italiane può essere disposto "lo svolgimento di rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche radiografici, volti all'individuazione dell’età, dandone immediata comunicazione alla procura della Repubblica presso il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie che ne autorizza l'esecuzione in forma scritta". Nei casi di particolare urgenza, poi, "l'autorizzazione può essere data oralmente e successivamente confermata per iscritto".
E ancora, tra le altre norme quella che prevede che "in caso di momentanea indisponibilità di strutture ricettive temporanee di cui al presente comma, il prefetto può disporre la provvisoria accoglienza del minore di età non inferiore a sedici anni in una sezione dedicata nei centri e strutture di cui agli articoli 9 e 11, per un periodo comunque non superiore a novanta giorni".
Per lo straniero che non si presenta presso l'ufficio di polizia territorialmente competente per la verifica dell’identità dal medesimo dichiarata e la formalizzazione della domanda di protezione internazionale, "la manifestazione di volontà precedentemente espressa non costituisce domanda secondo le procedure previste dal presente decreto e il procedimento non è instaurato". Tra le varie misure non è poi escluso che vengano rafforzati i dispositivi di controllo e sicurezza dei luoghi ove insistono le principali infrastrutture ferroviarie del Paese, con un aumento del contingente di personale delle Forze armate" impiegato nell'operazione strade sicure "è incrementato dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023 di ulteriori 400 unità".
Particolare attenzione del governo anche ai livelli di accoglienza nei punti di crisi. "In caso di arrivi consistenti e ravvicinati di migranti nel territorio nazionale provenienti dalle rotte marittime del Mediterraneo, il Ministero dell'interno è infatti autorizzato ad avvalersi del concorso delle attività logistiche dell'Amministrazione" della Guardia Costiera. Queste sono solo alcune delle nuove strette previste nel disegno di legge.