L'operazione
Calabria, blitz aeronavale: fermati tre scafisti con 69 migranti a bordo
Blitz aeronavale a 40 miglia da Capo Colonna, in Calabria: tre presunti trafficanti di uomini, un russo e due uzbeki, di cui uno minorenne, sono stati arrestati perché trasportavano 69 migranti partiti dalla Turchia e provenienti principalmente da Iran e Afghanistan. Pare che, dopo essersi accorti di essere stati individuati, i tre abbiano gettato i documenti in mare e issato le vele. In particolare, avrebbero finto di essere diportisti per sfuggire ai controlli dei finanzieri di Vibo Valentia, mentre i migranti erano nascosti sotto coperta.
A intercettarli è stato un pattugliatore, dopo l’avvistamento da parte di un aereo Atr decollato da Pratica di Mare. Poi, grazie alla collaborazione di una motovedetta della Guardia di Finanza, è scattato l’abbordaggio dell’imbarcazione per condurla nel Porto di Crotone. Al termine del processo per direttissima, che si è svolto nei confronti dei soli scafisti maggiorenni, il giudice ha inflitto poco più quattro anni di carcere a ciascuno a due uomini, che avevano patteggiato.
Intanto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un'intervista ad Avvenire ha detto: "Serve un modello strutturato all'insegna dell'integrazione per un Paese di 60 milioni di abitanti come l'Italia, 150, 180mila arrivi in un anno non possono rappresentare sempre un problema". Poi ha aggiunto: "Il sistema pensato prima non ha saputo gestire arrivi e prese in carico sul territorio. La responsabilità non è certo ascrivibile a un governo in carica da appena 11 mesi. In questo senso, i Cpr rappresentano una soluzione emergenziale, in ogni caso obbligata in questo momento".