Battaglia Lega
Pontida, "a Ventimiglia è morta l'Europa unita. Rimpatri di massa": chi è questo uomo
"L'Europa unita è morta a Ventimiglia". Dal palco di Pontida, davanti a un popolo della Lega particolarmente agguerrito sul tema immigrazione, è Flavio Di Muro, sindaco della cittadina ligure al confine con la Francia, a scandire lo slogan più atteso, nel giorno dei comizi di Marine Le Pen e Matteo Salvini.
"Forza centrodestra, forza governo - incalza il primo cittadino leghista di Ventimiglia -. Il tempo della diplomazia è finito. Dobbiamo reagire con forza e determinazione prima che sia troppo tardi, prima che dobbiamo emigrare noi. Dobbiamo passare dall'accoglienza diffusa ai rimpatri di massa". "Mi hanno detto che sono razzista, non arretreremo di un millimetro per tutelare la sicurezza della nostra città. La fiducia dei cittadini mi dà la forza per affrontare il prossimo futuro", ha aggiunto.
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Sul sacro Pratone, il clima che si respira è in linea con le bellicose dichiarazioni di Di Muro. C'è chi guarda all'isola siciliana meta degli sbarchi di migranti, e lo fa con un cartello con la scritta: "Blocco navale subito!!! Cedere Lampedusa all'Africa". Si legge sulla maglietta di un militante leghista che si aggira tra gli stand, dove sventolano tante bandiere della Lega Salvini premier, con il Sole delle Alpi, vessilli veneti e lombardi, e anche una bandiera di Israele. Diversi i militanti storici vestiti con la camicia verde. Esposto anche il mega striscione dei giovani piemontesi 'Autonomia o elezioni', a testimonianza di come la kermesse leghista sia un misto di attualità politica e battaglie identitarie, istanze che in entrambi i casi sono destinate a condizionare l'agenda del governo.