Chi c'è dietro

Migranti "armi umane": Socci, la verità che la sinistra ignora

Un'arma di "migrazione di massa". I migranti usati come armi umane per fare pressione politica su un governo, su un Paese, su un intero continente. L'Italia l'ha capito da almeno un decennio, ma oggi il dramma degli sbarchi a getto continuo a Lampedusa pone la questione, forse definitivamente, a livello europeo. Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha denunciato la "regia politica" dietro il traffico di esseri umani nel Mediterraneo, individuando nel Gruppo Wagner e nei russi il cervello e la mano che guidano le rotte degli scafisti. Le implicazioni geopolitiche sono evidenti, visto il contesto internazionale, ma non è la prima volta.

 

 

 

Come nota Antonio Socci, prendendo come spunto iniziale il libro della ricercatrice americana Kelly M. Greenhill Armi di migrazione di massa. Deportazione, coercizione e politica estera, è già accaduto diverse volte nella storia, per svariati motivi. E fingere che sia solo una questione umanitaria, come fa la sinistra italiana (e non solo) non aiuta a risolvere un problema epocale.
 

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