Emergenza sociale
Vittorio Feltri: violenze sessuali? "Fermate gli immigrati, non gli Alpini"
Gli alpini si sono ritrovati in massa a Udine per il loro raduno nazionale che si svolge ogni anno in luoghi diversi, e c’è qualcuno che per gettare su di loro un’ombra di antipatia, ha ricordato la manifestazione che si svolse nel 2022 a Rimini, durante la quale accadde un episodio ridicolo spacciato per molestia, vittima una ragazza. Una penna nera, secondo la vulgata, avrebbe scherzosamente messo in testa alla fanciulla il proprio cappello. Capirai che tragedia.La signorina gridò allo scandalo: «Sono stata molestata», lasciando intendere che nelle intenzioni dell’ex soldato ci fosse quella di violentarla. Cosa che non accadde. I giornali aggredirono la notizia e scoppiò uno scandalo che molti lettori ricorderanno. Ora che gli alpini si ritrovano in Friuli, qualcuno ha rivangato l’episodio citato e ha lanciato l’allarme: attenzione, signore, perché tra i protagonisti della sfilata può celarsi un maschio palpeggiatore pronto ad insidiarvi.
Siamo al delirio. Se c’è un corpo educato e sempre rapido a intervenire per soccorrere chi è in difficoltà, questo è proprio quello riconoscibile dalla penna che adorna i berretti. Quando la regione, che ora ospita gli alpini per il rituale festeggiamento, fu sconvolta dal terremoto i primi che intervennero per aiutare la popolazione sprofondata nella disperazione furono proprio coloro che oggi si cerca di diffamare con un pretesto puerile. Questi uomini, conviene rammentarlo, durante la pandemia Covid, costruirono un ospedale a Bergamo in 15 giorni, contribuendo a salvare molte vite umane. Sono persone serie e generose che non si lavano la bocca parlando di solidarietà, ma la praticano sul serio.
Avranno anche loro qualche difetto, talvolta alzano il gomito col bicchiere di rosso in mano, però accusarli per una sciocchezza avvenuta 12 mesi orsono significa essere irriconoscenti oltre che stupidi. Le molestie e gli stupri sono specialità di altri gruppi sociali, che ogni dì si segnalano per aver sottoposto una o più donne alle loro scandalose voglie di maschi privi di dignità e di coscienza. Mi riferisco naturalmente a vari immigrati che considerano le femmine quali giocattoli da strapazzare a piacimento. In base ai precetti del politicamente corretto tuttavia non si può dire la verità, cioè che parecchi africani si dedicano quotidianamente ad aggressioni sessuali. La sinistra in particolare fa il tifo per i violentatori, spesso seriali, che le forze dell’ordine non riescono a controllare, specialmente nelle stazioni ferroviarie mai sufficientemente controllate. Potrei citare numerosi casi di libidine senza freni, ma il lettore li conosce meglio di me. Non mi rimane che invocare rispetto per gli alpini e auspicare che gli stupratori, quelli veri, vengano arrestati liberando le nostre città civili da esseri immondi.