L'attivista

Ong, Casarini dichiara guerra al governo: "Come risponderemo a questa vergogna"

"Il governo si dimostra per quello che è con questo decreto: debole con i forti e forte con i deboli e indifesi": la pesante accusa arriva dall'attivista Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, a proposito della stretta decisa dal governo Meloni sulla protezione speciale per i migranti. Sentito dall'Adnkronos, Casarini ha detto: "La nostra risposta a questa ennesima vergogna è fare meglio e ancor di più quello che stavamo facendo".

 

 

 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la sua linea ad Addis Abeba: "Io mi do come obiettivo l'eliminazione della protezione speciale, perché è una protezione ulteriore rispetto a quello che accade nel resto d'Europa e io credo che l'Italia non abbia ragione di discostarsi dalle normative europee di riferimento". Di qui la decisione di presentare un sub-emendamento al decreto migranti in discussione al Senato. "Era diventata una sanatoria, un pull factor di immigrazione. Si ritorna ai decreti Salvini", hanno fatto sapere dalla Lega. 

 

 

 

Quest'ultima presa di posizione, però, ha fatto infuriare Casarini, che ha commentato: "Quando all'incapacità politica e culturale di affrontare le grandi sfide del nostro tempo si mescolano arroganza e necessità di mantenere il potere, si stringono questo tipo di patti che hanno come prime vittime persone che chiedono solo di poter vivere. Da vent'anni le leggi del nostro Paese producono 'clandestini' e penalizzano l'accoglienza degna a favore di un modello che è anche quello dei decreti Salvini". Secondo l'attivista, però, nel tempo sarebbe cambiato l'atteggiamento dell'opinione pubblica: "Nella società italiana crescono anche gli anticorpi a questo disastro: le reti di solidarietà, la cultura dell'accoglienza contro quella dell'odio. Da qui dobbiamo partire. Dalle Istituzioni italiane ed europee non mi aspetto molto. Sono, invece, convinto che queste risposte rabbiose, respingenti, che violano i diritti umani e provocano solo sofferenza senza affrontare mai i problemi, trovano una nuova resistenza, dal basso, a rispondere".