Il caso

Malta, barcone nella tempesta. Ma le Ong giocano sporco contro l'Italia

Ancora una volta l'Italia nel mirino delle Ong. Un barcone con almeno 500 persone a bordo è in difficoltà nelle acque maltesi e dunque di competenza di La Valletta, ma Alarm Phone e le Ong hanno contattato il centro di coordinamento di Roma. "Abbiamo ripetutamente contattato l'Mrcc italiano aggiornando sull'urgenza della situazione. Nella nostra ultima chiamata, ci hanno suggerito di allertare l'Rcc Malta, in quanto autorità competente. Chiediamo alle autorità di rispettare il loro dovere e soccorrere senza ritardi", fanno sapere da Alarm Phone. E a quanto pare le autorità maltesi avrebbero preso in mano la situazione con il coordinamento delle operazioni di salvataggio. Ma il maltempo e le condizioni del mare impediscono un trasbordo immediato. Nel punto in cui si trova l’imbarcazione in difficoltà sarebbero arrivati anche due mercantili e la nave Geo Barents.

"A causa delle condizioni meteo avverse, in questo momento non è possibile effettuare il soccorso senza compromettere la sicurezza dei superstiti, nonché quella dei soccorritori e soccorritrici di Msf", fanno sapere dall'Ong. Intanto la sinistra non perde occasione per attaccare. Questa volta è Don Ciotti a puntare il dito: "L'Italia continui a fare la sua parte". Ovvero quello che fa tutti i giorni grazie agli uomini della nostra Guardia Costiera che salvano senza sosta vite in mare.