Allarme rosso
Immigrazione, la richiesta della prefettura: "Hotel e case vacanze per gestire l'emergenza"
La bomba-migranti sta travolgendo l'Italia, con ondate di sbarchi al di sopra di qualunque media. Dietro, la difficile situazione in Libia e l'ombra del gruppo Wagner, i mercenari di Vladimir Putin sospettati di "spingere" sul fuoco degli sbarchi. E così, ad oggi, sono circa 110mila i migranti di cui deve farsi carico l'Italia. Con ovvi ed enormi problemi di gestione.
Ed in questo contesto piovono le indiscrezioni di Repubblica, secondo cui i prefetti si sarebbero rivolti ai Comuni per far fronte a una situazione sempre più ingestibile e fuori controllo. Secondo quanto si legge sul quotidiano diretto da Maurizio Molinari, i prefetti chiedono ai sindaci di mettere a disposizione "strutture ricettive di qualsiasi genere, alberghi dismessi, colonie, pensionati, case per vacanze o simili attualmente inutilizzati; case e appartamenti di proprietà di privati cittadini liberi e inutilizzati da cedere in locazione a prezzi di mercato per l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale".
Una richiesta che, se confermata, sarebbe dirompente. Soprattutto con l'estate alle porte. Ma i numeri come detto sono drammatici: ad oggi per la precisione sono 112mila i migranti nei centri d'accoglienza sparsi per lo Stivale, cifre che non si vedevano dal 2019 e che stanno mettendo a durissima prova l'intera macchina organizzativa.
I sindaci, sollecitati dai prefetti, si rivolgono dunque al governo: il punto è la ricerca di nuove strutture da mettere a disposizione per l'accoglienza d'urgenza. A causa dell'enorme numero di migranti e della saturazione dei centri d'accoglienza, aumentano i bivacchi per le strade, insomma esplodo situazioni di degrado incontrollato. In particolare a soffrire è il Nord, dove vengono distribuiti i migranti in arrivo al Sud. Una bomba pronta ad esplodere, insomma. Ammesso e non concesso che non sia già esplosa...