Come la mettiamo?
Strage di Cutro, Salvini e le parole di suor Anni Monia Alfieri: "Chi va processato"
Non accenna a placarsi la furiosa polemica politica iniziata dopo la strage di Cutro, il naufragio del barcone di migranti in cui hanno perso la vita 70 persone. La sinistra continua una campagna martellante, violenta fino all'eccesso, spingendosi a parlare di "strage di Stato", così come ha fatto Massimo Giannini sulla Stampa.
E ancora, l'accusa è quella di "averli lasciati morire". Accusa aberrante, ovviamente: come se la strage fosse stata cercata. Oltre a Giorgia Meloni, nel mirino ci sono finiti Matteo Piantedosi e Matteo Salvini, ministro dell'Interno e vicepremier, contro i quali fioccano le richieste di dimissioni di una sinistra che ormai è un disco rotto.
E nella mattinata di domenica 5 marzo è proprio Matteo Salvini a farsi sentire. Torna a parlare e lo fa sui social, dove però non utilizza parole sue, o meglio non solo, ma una citazione che dovrebbe far riflettere molti. Soprattutto a sinistra.
La citazione, riferita alla sciagura al largo delle coste della Calabria, è quella della insospettabile suor Anna Monia Alfieri, la quale ha affermato: "È necessario affermare con chiarezza la responsabilità degli scafisti che speculano sulla miseria: loro devono stare al banco degli imputati, non altri". Parole chiare, nette, ineccepibli. Parole rilanciate da Salvini sui social con un brevissimo commento a corredo: "Parole sacrosante", scrive il leghista.