Il ministro del mare
Nello Musumeci: "Pensarlo è criminale", Schlein asfaltata
"Probabile che nella filiera ci sia stata qualche falla, ma mi rifiuto di pensare che qualcuno abbia detto di non intervenire. Pensarlo è criminale". Il ministro per le Politiche del mare e per la Protezione Civile Nello Musumeci, in una intervista al Corriere della Sera, commenta il tragico naufragio di Cutro, nel quale domenica scorsa hanno perso la vita decine di migranti. Nelle ore immediatamente successive alla tragedia, è partito il "processo" della sinistra contro il governo, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi e quello dei Trasporti Matteo Salvini per i presunti ritardi nei soccorsi di Guardia di finanza e Guardia costiera.
"Qualunque cosa venga detta in queste ore è destinata a scatenare polemiche - riflette Musumeci -. Malgrado la morte imponga il silenzio e la preghiera c'è ancora chi continua con infamanti accuse. Allora lancio un appello smettiamola col tiro al piccione. Sono finiti i congressi dei partiti. Purtroppo appena finirà il maltempo la situazione nel Mediterraneo sarà ancora peggiore degli anni passati. Sperimentata la rotta turca, partiranno a migliaia. Lancio un grido di allarme. Non si può arrestare un fenomeno epocale a mani nude di fronte a una Unione europea che finora si voltava dall'altra parte".
"Negli ultimi 10 anni sono morti 26.040 migranti. C'entra Piantedosi? C'entra Giorgia Meloni? C'entra il centrodestra? La responsabilità poteva essere di tutti, dai grillini al Pd, ma nessuno di noi ha pensato di accusare i ministri Lamorgese, Cancellieri, Alfano o Minniti. Ho il diritto di pensare a una speculazione politica? - ha sottolineato Musumeci - L'Ue non si è mai impegnata in maniera concreta e seria. Erdogan ha avuto 6 miliardi per neutralizzare la rotta balcanica. Ora c'è questa via mare. Ecco a cosa serve l'Ue. Dopo queste morti spero che ciò che non ha fatto la logica lo faccia il cuore".