Si cambia strategia
Piantedosi, arriva il pugno di ferro; ecco la mossa che "cancella" le Ong
"Nuovi provvedimenti ci saranno sicuramente". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa convocata giovedì mattina per commentare il decreto Aiuti quater approvato dal governo, nella quale ha ribadito la linea dell'Italia dopo lo scontro durissimo con la Francia per lo sbarco dei migranti dalle navi delle Ong. "Bisogna isolare gli scafisti, non l’Italia", ha dichiarato, lanciando così una provocazione all'Eliseo che negli scorsi giorni ha chiesto di boicottare l’Italia dopo il caso dell’Ocean Viking - sollecitando gli altri Stati a non accogliere più migranti in arrivo dal nostro Paese - e ha schierato 500 gendarmi per blindare i confini con la penisola. Nonostante non abbia usato toni troppo duri contro il governo francese, la premier non intende indietreggiare sulla gestione degli arrivi sulle nostre coste.
Difatti, al Viminale, come riporta ilFattoquotidiano, si lavora già su un nuovo provvedimento che somiglierà moltissimo al decreto Sicurezza di Matteo Salvini, varato durante il governo Conte I e cancellato, in alcune parti, durante il governo Conte II. In particolare, si prevedono la confisca delle navi Ong e multe salate - da 150 mila a un milione di euro - per chi entra nelle acque italiane senza diritto. La norma, che sarà approvata presto, ricalca anche un emendamento presentato (e approvato) da Meloni nel luglio 2019, in cui si proponeva non solo la confisca delle imbarcazioni, ma anche l'affondamento.
Tutto questo mentre, sul versante istituzionale dell'Ue, si cerca di ricucire i rapporti con Parigi. Anche per non rischiare l’isolamento su dossier altrettanto importanti, a partire da quello economico. Si comincia lunedì al Consiglio degli Affari Esteri di Bruxelles, dove il responsabile della Farnesina Antonio Tajani porterà i numeri dei ricollocamenti. Per segnalare che gli accordi che la Francia minaccia di voler stracciare non sono mai stati rispettati dai membri dell'Ue. Durante il vertice straordinario dei ministri dell'Interno a Bruxelles, ci sarà invece Matteo Piantedosi, il quale ribadirà che "per le Ong dobbiamo trovare una soluzione unitaria per rafforzare i meccanismi di gestione e di solidarietà così scongiurando che tutto il peso dei crescenti flussi migratori via mare possa ricadere esclusivamente sui Paesi di primo ingresso". Si ipotizza, dunque, che la revisione del trattato di Dublino, tentata da anni ma sempre fallita, possa tornare di nuovo sul tavolo.