Il caso
Ong, nave sfida Piantedosi: "Sta arrivando, cosa faremo"
Dopo il Consiglio dei Ministri, anche Matteo Piantedosi ha partecipato alla conferenza stampa per aggiornare il Paese sulla situazione dei migranti e del blocco alle navi ong. “È giusto - lo ha introdotto Giorgia Meloni - che il ministro aggiorni sulle determinazioni del governo italiano a fronte delle risposte che ci sono arrivate nei giorni scorsi quando abbiamo fatto gli interpelli con i quali cerchiamo di far rispettare quello che secondo noi è il diritto internazionale”.
Piantedosi ha innanzitutto reso noto che una delle navi ong, probabilmente la Humanity 1, è diretta verso il porto di Catania, in pratica “disobbedendo” alle direttive del Viminale: “Fermeremo la nave in rada e controlleremo a bordo chi ha i requisiti per sbarcare. Queste persone verranno accolte. Gli altri saranno tenuti a bordo e la nave dovrà lasciare le acque italiane”. Quindi quella del ministro non è una chiusura totale: “Prenderemo in carico tutte le persone e rispettiamo le esigenze umanitarie ma all'esito della verifiche le persone che non siano in queste condizioni dovranno essere riportate in acque internazionali".
Sulle navi delle ong che soccorrono i migranti "noi riteniamo che sia un problema che vada condiviso con i Paesi di bandiera. In ossequio ai principi di diritto internazionale, quando si sale a bordo di una nave in acque internazionale è come se si fosse saliti su un'isola sotto l'egida territoriale di quel Paese. E questo - ha chiosato Piantedosi - dovrebbe far radicare gli obblighi di assistenza”.