Capovolgere la realtà

Peschiera del Garda? Repubblica-choc: "Colpa degli italiani, non stupitevi se...". Tricolore insultato e umiliato

Insomma adesso è colpa degli italiani. La vicenda di Peschiera del Garda dove due mega gang di immigrati si sono affrontate a colpi di sassi e bottigliate per poi importunare con molestie pesanti le ragazzine sui treni, sta cominciando ad assumere dei contorni piuttosto grotteschi. Dalle indagini degli inquirenti pare acclarato che l'attacco anche alle forze dell'ordine sia partito proprio dai ragazzi immigrati. Stessa cosa per le molestie sui treni, come hanno raccontato le stesse ragazzine coinvolte. Ma oggi leggendo Repubblica pare che la faccenda si sia capovolta. Si parla di "rabbia", "isolamento sociale", insomma di scuse per giustificare quanto accaduto sul lago di Garda.

 

E a questo punto è giusto riportare le frasi che hanno confidato a Repubblica alcuni ragazzi, immigrati di seconda generazione, per capire come nel mirino sia finito il comportamento degli italiani e non quello barbaro delle baby gang che hanno messo a ferro e fuoco Peschiera. "Quello che è successo è vergognoso, quelle molestie sono terribili, ma possibile che i riflettori si accendono solo quando scoppia il caos? Si svegliano solo adesso scoprendo la rabbia e la violenza che molti ragazzi stanno sfogando? Ma di noi non ha mai avuto pietà nessuno, dallo stesso momento in cui ci hanno sbattuti nei peggiori quartieri, possibilmente ammassando tutti insieme, per identificarci ancora meglio come immigrati, africani a vita. Alla fine, ce l'hanno fatta. Sono riusciti a farci credere di essere più africani che italiani. Non capisco quindi perché tutto sto scandalo", spiega un ragazzo a Repubblica. Ma non finisce qui, arriva l'affondo con cui il ragazzo punta il dito contro il nostro Paese: "Sì, mi sento africano, marocchino e non certo italiano. Non sono mica scemo. So come ci guardano gli italiani e, sinceramente, preferisco tenermi strette le mie origini".

 

Poi il cronista di Repubblica parla di "disagio". Una sorta di condizione che, letta tra le righe, giustificherebbe quella esplosione di rabbia sul lago di Garda: "Ma non ti guardi intorno sorella? Siamo solo la feccia per loro (inteso, gli italiani, ndr), e da dentro queste fatiscenti palazzine sono in pochi a permettersi di sognare. Fare piccole rapine, spacciare, per molti ragazzi è ormai normale". Insomma quanto accaduto a Peschiera si può riassumere in una frase pronunciata da uno di questi ragazzi "ghettizzati" (così si definiscono) che la cronista di Repubblica ha sentito: "Gli italiani ci hanno isolato, per questo ci sentiamo africani".