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Dritto e rovescio, Saman Abbas e l'orrore segreto. Parla il fidanzato: "Sarei morto anche io"
"Se fossi andato a casa con lei sarei morto anche io": a parlare in esclusiva a Dritto e Rovescio su Rete 4 è il fidanzato di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da Novellara, in Reggio Emilia. L'ipotesi degli inquirenti è che sia stata uccisa dai suoi familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato nel suo Paese di origine. "Il 27 gennaio il padre di Saman è andato a casa della mia famiglia e ha detto loro: 'Dovete parlare con vostro figlio Saqib'. E poi 'se tuo figlio non lascia mia figlia tutta la tua famiglia e Saqib siete morti'. I miei genitori avevano troppa paura", ha raccontato il ragazzo.
Saqib ha spiegato che anche Saman aveva paura, soprattutto dopo aver scoperto una conversazione dello zio con i suoi genitori. "Il 27 aprile ha sentito suo zio che parlava di lei e diceva: 'quando viene a casa dobbiamo ucciderla' - ha proseguito il fidanzato della 18enne -. Io ho avuto paura e le ho detto di andare subito dai carabinieri. Le ho anche detto di non tornare a casa ma lei ha risposto dicendo che voleva parlare con la sua famiglia e che le servivano i documenti. Io le ho spiegato che sarebbe stato un grande rischio".
Mentre qualche settimana fa il giovane preferiva non farsi vedere né riprendere in viso, oggi invece dice di non essere più spaventato da nulla: "Oggi non ho paura di niente, non mi importa nulla della mia vita". In un secondo momento ha raccontato di aver sentito Saman per l'ultima volta il 30 aprile: "Mi manca tanto, era il mio primo amore, volevo sposarla". Intanto Ijaz Ikram, il cugino di Saman arrestato in Francia mentre tentava di raggiungere la Spagna, ha chiesto di essere sentito dagli inquirenti.
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