Rabbia
Dritto e rovescio, Katia Ricciarelli indignata su Saman e islam: "Attenti a chi viene qua, come stiamo riducendo l'Italia"
"Possibile che nessuno avesse capito che sarebbe finita così?". Katia Ricciarelli, ospite in studio di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio, parla del caso di Saman Abbas, la 18enne pakistana uccisa dallo zio a Novellara (Reggio Emilia) per aver abbracciato uno stile di vita troppo occidentale. La cantante d'opera e attrice si scalda: "Nessuno ha fatto niente in tutti questi anni? - è l'accusa alle autorità e allo Stato italiano - Poi improvvisamente se ne accorgono, fanno quello che devono fare e scappano, e vanno via tutti. Questa è una cosa tremenda, non sta né in cielo né in terra".
Leggi anche: Quarta Repubblica, il clamoroso affondo di Vittorio Sgarbi sul caso di Saman: "La superiorità dell'Occidente"
"È ora di finirla - si infervora la Ricciarelli -, stiamo attenti a chi viene in questo Paese straordinario, lo stiamo riducendo così... Scusa se mi arrabbio, ma non è possibile. Io quando vado nei loro Paesi faccio sempre attenzione a quello che si può o non si può fare, per rispetto. È possibile che quando vengono da noi non succede la stessa cosa?".
Sulle responsabilità di assistenti sociali e autorità italiane punta anche Giuseppe Cruciani: "In questa vicenda la responsabilità della morte della ragazza è della famiglia, dello zio, di chi ha materialmente commesso l'omicidio. Ma non possiamo negare che una parte di responsabilità ce l'abbiamo anche noi - sottolinea il giornalista e conduttore de La Zanzara su Radio 24 -. Chi doveva controllare meglio, chi aveva ricevuto dei segnali inequivocabili di un pericolo immediato, imminente, che c'erano tutti ma che non sono stati colti o pesati bene. Forse Saman poteva essere salvata, se i funzionari del Comune o le forze dell'ordine fossero intervenuti prima".