Immigrazione, "prima le felpe di Letta e poi i colloqui col Viminale": Salvini contro Lamorgese che accoglie le Ong

La ministra degli Interni, La ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, ha ricevuto al Viminale i rappresentanti delle Organizzazioni non governative impegnate nel soccorso in mare, tra cui Open Arms. L'incontro, dice una nota diffusa dal ministero, «ha offerto l'occasione per un'analisi dei flussi migratori irregolari nel Mediterraneo centrale e per un esame delle difficoltà tecniche e logistiche nella gestione dell'accoglienza in considerazione, tra l'altro, dell'applicazione delle misure sanitarie di prevenzione disposte anche per i migranti a causa della pandemia».

 

 

Lamorgese, in particolare, «ha sottolineato che una chiave per meglio regolare i flussi migratori e per contrastare il traffico di essere umani è certamente rappresentata da un'intensificazione dei corridoi umanitari con la Libia in modo da consentire innanzitutto l'evacuazione di nuclei famigliari e di soggetti vulnerabili, garantendo allo stesso tempo, attraverso la preziosa opera dell'Unhcr e dell'Oim, il rispetto dei diritti umani nei centri allestiti nel Paese nordafricano».

 

 

Da parte della responsabile del Viminale, inoltre, «è stata ribadita l'esigenza immediata di una più forte solidarietà a livello europeo in materia di ricollocamenti dei migranti, sollecitando in particolare il coinvolgimento dei Paesi di riferimento delle Ong e degli Stati di bandiera delle loro navi. La riunione con le Ong non è sfuggita al capo della Lega, Matteo Salvini, rinviato a giudizio proprio nel processo sul caso Open Arms per presunto sequestro di persona. «Prima la felpa di Letta, poi i colloqui con il Viminale. Ci chiediamo se il Pd e la Lamorgese siano al governo in Italia o in Spagna», ha detto.