Rivoluzione in Formula 1
Nella Formula 1 che ogni anno presenta novità a non finire in materia di elettronica, assetto, gomme e quant’altro, la vera rivoluzione è stata annunciata quest’oggi: il titolo di campione del mondo verrà dato al pilota che vince più gare. Nessun medagliere a differenza di quanto si era vociferato nei mesi scorsi, ma a contare saranno i primi posti raggranellati nel corso della stagione che scatterà ufficialmente il 29 marzo con il Gran premio di Melbourne, in Australia. Così Massa avrebbe vinto lo scorso campionato - La decisione è stata presa dal Consiglio mondiale della Fia che si è riunito a Parigi. In un comunicato rilasciato dopo l’incontro, si legge che “in caso di parità di vittorie tra due o più piloti, il titolo sarà assegnato a colui che avrà più punti in classifica, assegnati con il sistema attuale: 10, 8, 6, 5, 4, 3, 2, 1”. Tutto il resto, insomma, non cambia: non sono previste nemmeno le medaglie per il primo, secondo o terzo classificato. Non cambia nemmeno il campionato costruttori. A conti fatti, con le nuove regole l’anno scorso avrebbe vinto Felipe Massa della Ferrari, battuto all’ultimo Gp in Brasile dal pilota della McLaren Lewis Hamilton in un finale al cardiopalma. L’inglese infatti si era aggiudicato una corsa in meno rispetto al ferrarista. I costruttori non sono contenti - Non mancano le lamentele. La Fota è “delusa e preoccupata” dalle decisioni prese dalla Fia. L'associazione dei costruttori ha espresso il proprio parere sulle nuove regole relative al 2010: tra le decisioni della federazione internazionale per il prossimo anno è previsto anche un tetto ai budget dei team. “Per quanto riguarda le decisioni adottate dal Consiglio mondiale della Fia, la Fota desidera esprimere la sua delusione e preoccupazione per il fatto che queste sono state prese in modo unilaterale”, fanno sapere. E il nuovo quadro regolamentare definito dalla Fia a partire dal 2010 “rischia di stravolgere la vera essenza della Formula 1 e i principi che lo rendono uno degli sport più popolari e più attraenti. Visti i tempi e le modalità con cui queste modifiche sono state decise, a nostro avviso è necessario esaminare attentamente la nuova situazione e fare di tutto per mantenere, soprattutto in un momento così difficile, un quadro regolamentare stabile senza continui stravolgimenti che creano solamente sconcerto e confusione nelle case automobilistiche, nei team, nel pubblico e negli sponsor”.