Wimbledon: Venus e Serena

Albina Perri

Rieccole. Di nuovo loro due che si sono contese già sette finali. Si sono spartite i piani alti della classifica femminile del tennis per anni, sono passate assieme attraverso una tragedia famigliare, quando la sorella Yetude Price venne uccisa nel 2003, una storia mai chiarita del tutto. Torneranno a darsi battaglia sabato sul centrale di Wimbledon dove si sono giocate la finale già nel 2002 e 2003. In entrambi i casi vinse Serena. Ma Venus è la detentrice del torneo, dopo che un anno fa batté la francese Bartoli. Per difendere il titolo oggi ha eliminato Elena Dementieva 6-1, 7-6 (3). Mentre la sorella, Serena, ha battuto la sorpresa dell’edizione di quest’anno, la cinese Zheng che aveva decapitato la numero uno al mondo, la serba Ana Ivanovic. 6-2, 7-6 (5) il risultato di oggi. Torna ad essere un affare in famiglia, spesso girato a favore di Serena. Tra gli uomini, si è finalmente concluso il quarto tra Schutter e Clement, tra un rinvio e l’altro causa pioggia, come nella miglior tradizione di Wimbledon. Si è imposto il tedesco Schutter per 6-3, 5-7, 7-6 (6), 6 (6) -7, 8-6. Così il tabellone è completo: Federer contro Safin e Nadal contro Schutter. L’esito sembra quasi scontato. Lo spagnolo è in grande spolvero, ha camminato sull’idolo di casa Murray ieri. Lo svizzero vuole sempre e solo il massimo, vuole mettere le mani sul trofeo per la sesta volta di fila. Di mezzo c’è il russo che è tornato ad esibire le abilità tenute (o finite) nascoste da qualche tempo a questa parte. Appuntamento a domani.