Lamborghini controcorrente

Dario Mazzocchi

A Sant’Agata Bolognese sono tranquilli: se il settore dell’automobile sta vivendo in prima persona gli effetti della crisi finanziaria mondiale, con grandi marchi che rischiano grosso e si appellano ai governi di turno per non finire gambe all’aria, la Lamborghini ha invece confermato i dati previsti per il 2008. Per ora solo in via ufficiosa, dal momento che i numeri veri e propri verranno resi pubblici solo in occasione del salone dell’auto di Detroit, nel prossimo gennaio ormai alle porte. Anzi, si prospetta un 2008 da record. Alla faccia delle rivali. I motivi di un successo così non possono che stare nella tradizione della casa italiana e nell’immagine di prodotto di lusso per quella che non è quindi solo un’automobile, ma un marchio, un simbolo di vita. Elementi ai quali si aggiunge la gestione economica e commerciale, con il lancio di un prodotto nuovo ogni anno. Alla Lamborghini hanno da tempo adottato misure per fronteggiare questi mesi di freni a mano tirati. Accordi con i sindacati, orari di lavoro flessibili, programmi di formazione e qualificazione all’interno delle strutture. Solo champagne e sorrisi? No, perché comunque l’andamento dei mercati è quello che è. Così lo stop di produzione sotto Natale è stato portato a 8 giorni, come mai accaduto prima. Un modo come un altro per far sapere che l’anno 2009 farà sentire le sue ripercussioni anche nella scuderia del toro, ma anche per far capire che a Sant’Agata sono pronti a prenderlo per le corna.