Vuelta più spagnola: a Nieve la tappa, a Rodriguez la maglia

Roberto Amaglio

E’ Joaquin Rodriguez il nuovo leader della Vuelta a Espana. Il corridore della Katusha, infatti, è riuscito a sfilare la jaqueta roja a Vincenzo Nibali grazie a uno scatto all’ultimo chilometro della salita di Cotobello, sede di arrivo della sedicesima frazione della corsa iberica. Se il successo di tappa è andato al giovane della Euscaltel Mikel Nieve (al suo primo successo tra i prò) davanti a Frank Schleck e a Kevin De Weert, Rodriguez ha indovinato il momento giusto per attaccare e, approfittando anche dell’appannamento del siciliano della Liquigas (il quale ha perso le ruote anche di Mosquera e Roche), non solo ha colmato i 4” di ritardo che aveva alla partenza, ma è riuscito a metterne altri 33 tra sé e il giovane corridore italiano. Ottimismo – Nonostante la maglia abbia cambiato padrone, tuttavia, si deve rimanere ottimisti in vista di queste ultime frazioni di Vuelta: mercoledì, dopo il giorno di riposo, la cronometro può permettere a Nibali di riprendersi la prima posizione. Anzi, visto il rendimento di Rodriguez nell’ultima cronometro del Tour de France (a Pauillac pagò 10’ rispetto a Cancellara, 4 da Contador, oltre 3 da Andy Schleck), non è da escludere che tra due giorni ritroveremo l’atleta della Liquigas di nuovo avanti, magari con più di una trentina di secondi di margine. Lo stesso discorso può essere fatto anche con Mosquera, sempre terzo a 53” dal nuovo leader: nemmeno il corridore galiziano, infatti, è uno specialista nelle prove contro il tempo. La tappa – Dipinta da tutti come la giornata regina della Vuelta, la Gijón – Cotobello di 181 km non ha deluso le aspettative.  Dopo un paio di tentativi (tra cui anche quello di Menchov), la fuga giusta matura al 61° km. Ad animarla: Luis Leon Sanchez, Thomas Peterson, Marco Marzano, Matthieu Sprick, Sebastian Langeveld, Alexsan Dyachenko, Ugalde Uroz, Kevin De Weert, Ludovic Turpin, Frederik Willems. A loro si aggiunge, dopo una quarantina di chilometri e sfruttando le rampe del GPM di Puerto de San Lorenzo, Mikel Nieve. La gara, tuttavia, deve ancora accendersi. A una quarantina di chilometri dall’arrivo, infatti, lungo la salita di Cobertoria, la Saxo Bank alza ulteriormente il ritmo per preparare l’attacco di Frank Schleck, il quale affonda il colpo all’inizio dell’ultima ascesa, ossia quella che porta a Cotobello. Con lui ci prova anche un generoso ma inconcludente Sastre, mentre Nibali sfrutta l’inesauribile e insostituibile lavoro di Kreuziger per tenere la situazione sotto controllo. Davanti, intanto, Nieve resiste al ritorno di Schleck e ottiene la sua prima vittoria da pro. Il lussemburghese giunge a 1’ di ritardo in seconda posizione, mentre l’altro fuggitivo De Weels conclude la sua fatica al 3° posto. Alle loro spalle, però, si scatena la bagarre negli ultimi 1000 metri. Terminato il lavoro di Kreuziger, ad infiammare la corsa è ancora una volta Mosquera; Nibali risponde, ma sulla ripartenza di Rodriguez il siciliano non può nulla. La sua pedalata si appesantisce, ma comunque mancano solo 600 metri al traguardo. Alla fin fine, i danni sono limitati. Ordine d’arrivo Gijón – Cotobello 1. Mikel Nieve (Euskaltel); 2. Frank Schleck (Saxo Bank) a 1’ e 6”; 3. Kevin De Weert (Quick Step) a 1’ e 8”; 4. Joaquin Rodriguez (Katusha) a 1’ e 22”; 5. Luis Leon Sanchez (Caisse d’Epargne) a 1’ e 32”; 6. Ezequiel Mosquera (Xacobeo Galicia) a 1’ e 40”; 7. David Garcia (Xacobeo Galicia) a 1’ e 42”; 8. Nicholas Roche (AG2R) a 1’ e 44”; 9. Carlos Sastre (Cervelo) a 1’ e 50”; 10.  Vincenzo Nibali (Liquigas) a 1’ e 59”. Classifica generale Vuelta 1. Joaquin Rodriguez (Katusha); 2. Vincenzo Nibali (Liquigas) a 33”; 3. Ezequiel Mosquera (Xacobeo Galicia) a 53”; 4. Frank Schleck (Saxo Bank) a 2’ e 16”; 5. Nicholas Roche (AG2R) a 3’ e 1”; 6. Peter Velits (HTC Columbia) a 4’ e 27”; 7. Thomas Danielson (Garmin) a 4’ e 29”; 8. Xavier Tondo (Cervelo) 4’ e 43”; 9. Carlos Sastre (Cervelo) a 4’ e 53”; 10. David Garcia (Xacobeo Galicia) a 6’ e 23”.