Show di Contador e Schleck a Saint Jean de Maurienne
Grazie a uno sprint perentorio che gli ha permesso di regolare un drappello di sette corridori (tra cui Damiano Cunego, Andy Schleck e Alberto Contador), Sandy Casar si aggiudica la Morzine-Saint Jean de Maurienne, la frazione che verrà ricordata per l’inatteso terremoto in classifica generale. Il tema saliente, infatti, non è stata l’affermazione del corridore francese o il terzo posto del principino di Cerro Veronese (ps che occasione!), quanto piuttosto il duello d’altri tempi tra Contador e Andy Schleck, due giganti che hanno letteralmente messo alla frusta tutti i loro rivali. In quella che doveva essere l’ultima frazione sulle Alpi (che alla vigilia tutti consideravamo poco incisive), infatti, i due principali pretendenti alla maglia gialla hanno letteralmente fatto esplodere la corsa sul Col de la Madeleine, l’ultimo dei cinque GPM di giornata. Nonostante la vetta della lunga salita alpina (25 km) fosse a 32 km dal traguardo, i due fuoriclasse hanno fatto fuoco e fiamme, mettendo ai quattro angoli tutti i loro avversari per la vittoria finale: ha ceduto Leipheimer, nuovo capitano di RadioShack dopo la resa di Armstrong; ha ceduto Roman Kreuziger, seconda punta della Liquigas; hanno ceduto i due capitani della Rabobank, ossia Menchov e Gesink; ha ceduto anche Ivan Basso. Ma, soprattutto, è letteralmente crollata la maglia gialla Cadel Evans: gli 8’ pagati al traguardo lo estromettono con ogni probabilità dai giochi per il podio di Parigi. E ora il simbolo del primato è sulle spalle di Andy Schleck. Al traguardo, infatti, i distacchi sono pesanti tra gli uomini di classifica. Samuel Sanchez ha pagato 1’ da Schleck e Contador; Menchov, Gesink, Leipheimer sono giunti a 2’ e 2”; mentre Basso, Armstrong e Van Den Broeck cedono 2’ e 47”; peggio ancora Kreuziger (3’ e 47”), Sastre (disperto), Hesjedal e Rogers; mentre un distrutto Evans è arrivato in lacrime a 8’, distrutto dal dolore al braccio e dal rammarico di essere incappato in una di quelle giornate no che ne compromettono il Tour. Corsa nella corsa – Come spesso accade quando la tappa presenta molti GPM lontani dal traguardo, l’ultima frazione alpina sembrava ideale per gli attaccanti della prima ora e, nonostante il poderoso ritorno dei due fuoriclasse, anche oggi è stato così. A cogliere il momento giusto per sferrare il loro attacco sono stati 12 corridori: Voigt, Casar, Nocentini, Pineau, Frohlinger, Charteau, Gaitier, Luis Leon Sanchez, Gutierrez e Moreau, a cui si aggiungono dopo un lungo inseguimento Taaramae e Damiano Cunego, bravo a rientrare sfruttando il Col de la Colombiere. Ma è lungo i 25 km della Madeleine che si decide tutto. Davanti i fuggitivi si sbriciolano. A scollinare per primi sono Charteau, Casar, Luis Leon Sanchez e un ottimo Damiano Cunego. Degli altri 8 fuggitivi, invece, si perdono le tracce. Ma è alle loro spalle che si scatena l’inferno. Chi pensava a una giornata di controllo rimane persino stupefatto dell’atteggiamento spregiudicato dell’Astana. Tiralongo e Navarro fanno un forcing tremendo, tale da far esplodere tutto il gruppo: quando l’ultimo gregario di Contador si sposta, alle sue spalle ci sono solo tre corridori: Schleck, Samuel Sanchez e, appunto Contador. Gli altri sono tutti alla deriva. Al GPM Schleck e Contador transitano con 2’ e 10” dal quartetto di testa. Attardato di altri 45” c’è Samuel Sanchez. Dietro di lui Gesink, Menchov, Rodriguez e Leiphiemer a 3' e 32”, mentre Basso, Armstrong e Van den Broeck pagano ai primi 4’ e 23”. Evans, invece, scollina a 8’ e 52” dai primi. In discesa le posizioni rimangono più o meno invariate. Si registra solo il ritorno sui primi da parte di Schleck, Contador e Moreau (uno dei fuggitivi), anche perché i battistrada si stanno studiando per la volata finale. Alla fine la spunta Casar, davanti a Luis Leon Sanchez e Cunego. Ma i veri vincitori sono i due big della classifica. Con queste premesse, da qui a Parigi se ne vedranno delle belle. ORDINE D'ARRIVO 1. Sandy Casar (Française des Jeux) 2. Luis Leon Sanchez (Caisse d'Epargne) s.t. 3. Damiano Cunego (Lampre-Farnese) s.t. 4. Christophe Moreau (Caisse d'Epargne) a 2" 5. Anthony Charteau (Bouygues Telecom) a 2" 6. Alberto Contador (Astana) a 2" 7. Andy Schleck (Saxo Bank) a 2" 8. Samuel Sanchez (Euskadi) a 52" 9. Joachim Rodriguez (Katusha) a 2'07" 10. Levi Leipheimer (Radioshack) a 2'07" 15. Ivan Basso (Liquigas) a 2'50" CLASSIFICA GENERALE 1. Andy Schleck (Saxo Bank) 2. Alberto Contador (Astana) a 41" 3. Samuel Sanchez (Euskaltel) a 2'45"; 4. Denis Menchov (Rabobank) a 2'58"; 5. Jurgen Van Den Broeck (Omega Pharma) a 3'31"; 6 Levi Leipheimer (Radioshack) a 3'59"; 7 Robert Gesink (Rabobank) a 4'22"; 8 Luis Leon Sanchez (Caisse d'Epargne) a 4'41"; 9 Joaquin Rodriguez (Katusha) a 5'08"; 10. Ivan Basso (Liquigas) a 5'09";