Chavanel piglia tutto: tappa e maglia gialla
Il primo arrivo in salita del Tour de France fa cambiare il titolare della maglia gialla. Sul traguardo di Station des Rousses a impossessarsi della tappa e della maglia da leader non è stato però un pezzo da “90” della Grande Boucle, bensì il coraggioso Sylvain Chavanel della Quick Step, bravo a finalizzare un’azione sorta sul Col de la Croiz de la Serra, il penultimo GPM di giornata posto a 33 km dal traguardo. Il corridore francese se ne è andato con altri sei corridori, ha ripreso i tre fuggitivi della prima ora e poi ha sfruttato le pendenze (non certo severe) che portavano a Station des Rousses per andarsene tutto solo verso il traguardo. Per l’atleta della Quick Step seconda perla in questa edizione del Tour, dopo la fuga nella seconda frazione con arrivo a Spa che, anche in quel caso, gli valse il simbolo del primato ai danni di Fabian Cancellara. Come previsto, invece, gli uomini di classifica si sono limitati a studiarsi: le quattro salite inserite dagli organizzatori nella frazione odierna (due GPM di 2° e due GPM di 3°) non erano abbastanza selettive per scatenare la lotta tra i big: per vedere all’opera i capitani bisognerà aspettare domani e l'arrivo a Morzine-Avoriaz. Semaforo verde per gli attaccanti, quindi, tra cui si è visto anche Damiano Cunego (Lampre), bravo a inserirsi nel tentativo vincente di Chavanel: purtroppo per lui, però, il corridore veronese non è riuscito a tenere le ruote del compagno di fuga, anzi, è stato riassorbito dal gruppo dei migliori proprio negli ultimi metri di frazione. La tappa – Tracciato su misura per i coraggiosi quello della sesta tappa (Tournus-Station des Rousses di 167 km), visto che presumibilmente gli uomini di classifica sarebbero rimasti a ruota dei gregari in vista del ben più impegnativo arrivo domenicale a Morzine Avoriaz. A tentare per primi la fortuna sono cinque corridori al km 0: Perez Moreno, Pineau, Hondo, Dumoulin e Kness, i quali arrivano a guadagnare fino a 8’ dopo 120 km di gara. Sul penultimo GPM di giornata, però, i fuggitivi vengono messi nel mirino dal plotone, dal quale partono in contropiede sei atleti: Chavanel, Thomas Voeckler, Cyril Gautier, Mathew Lloyd, Matthieu Perget e Damiano Cunego. Davanti la situazione è estremamente fluida e si segnala anche il rientro di Garate e Valls nel drappello dei fuggitivi; nel gruppo, invece, si segnala il cedimento della maglia gialla Fabian Cancellara il quale, una volta terminato il suo lavoro per Andy Schleck, alza il piede dall’acceleratore. Sull’ascesa conclusiva di Cote de Lamoura (14 km al 5%), Chavanel se ne va da solo e va a prendere il compagno di squadra Pineau, superato ai -10; alle sue spalle ci provano Cunego, Valls e Garate, ma il francese è ormai lanciato inesorabilmente verso il traguardo. Alle sue spalle arrivano alle spicciolata gli altri fuggitivi. Cunego, invece, si fa riprendere dal gruppo tirato da Fedrigo e arriva a 1’ e 47” dal vincitore di giornata. Sul traguardo, però, il primo degli italiani è il giovane Eros Capecchi (Footon Servetto), decimo. Ordine d’arrivo 1. Sylvain Chavanel (Quick Step); 2. Rafael Valls (Footon Servetto) a 55”; 3. Manuel Garate (Rabobank) a 1’27”; 4. Thomas Voeckler (Bbox Bouygues Telecom) a 1'40”; 5. Mathieu Perget (Caisse d’Epargne) a1'40”; 6. Fernandez Moreno (Omega Pharma Lotto) a 1’40”; 7. Pierrick Fedrigo (Bbox Bouygues Telecom) a 1’47”; 8. Ryder Hesjedal (Garmin) st; 9. Ruben Plaza Molina (Caisse d’Epargne) st; 10. Eros Capecchi (Footon Servetto) st. Oltre alla salita, altra caratteristica della tappa odierna il gran caldo che deve aver dato alla testa a Barredo e Costa, i quali sono arrivati alle mani una volta tagliato il traguardo di ieri. Gli organizzatori li hanno graziati infliggendo loro una semplice multa da 400 franchi. Visto il regolamento vigente, però, il loro Tour de France avrebbe tranquillamente potuto chiudersi qui.