Soccorsi concitati

Edoardo Bove dopo il malore, il racconto-choc: "In ambulanza prendevo tutti a morsi"

A quasi quattro mesi di distanza dal quel bruttissimo incidente, Edoardo Bove ripercorre gli istanti successi al malore accusato in campo contro l'Inter. Il centrocampista, fermo ormai da quel 1° dicembre, ha subito un intervento per impiantare un defibrillatore. Passata la paura, però, l'azzurro sta ancora cercando di capire se sarà possibile rimuoverlo per poter tornare a giocare a livello professionistico.

Intervistato nel podcast di Gianluca Gazzoli, Bove ha ripercorso alcuni avvenimento di quel 1° dicembre. "Sentivo girarmi un po’ la testa, anche se il cuore lo sentivo battere normalmente", ha dichiarato. Ma, dopo essersi accasciato a terra, è svenuto. Si è risvegliato in ospedale e non ricordava nulla dell'accaduto: "Poi, quando mi sono svegliato in ospedale mi toccavo le gambe, la testa, pensavo di aver fatto un incidente ma non sentivo niente al cuore. Mi hanno raccontato che in ambulanza ho fatto un bel casino dopo che mi hanno rianimato. Ero agitato, prendevo a morsi tutti, ma non mi ricordo niente di tutto questo, nemmeno delle visite fatte dalla mia famiglia il giorno dopo".

 

 

Come detto, però, Bove sogna ancora di tornare a fare ciò che ama di più al mondo: giocare a calcio. "La legge italiana non permette di giocare a calcio con il defibrillatore, ma non è una questione medica; per questo motivo all’estero certi Stati consentono la pratica agonistica", ha confidato.