Speranza italiana
Kimi Antonelli, l'istante in cui ha mostrato una freddezza glaciale: sta nascendo un campione?
Nella domenica nera della Rossa c’è stato un moccioso di 18 anni che ha colorato d’argento la sua prima domenica di Formula 1: Andrea Kimi Antonelli, da Bologna, al debutto ha fatto quello che mancava a un pilota italiano da 55 anni: arrivare da esordiente nelle prime quattro posizioni di un gran premio.
Nel 1970 accadde a Ignazio Giunti. Ieri è toccato a questo “talentino” che Toto Wolff scelse annji fa per l’Academy della Mercedes e che, dopo l’addio del 40enne Hamilton, ha messo in macchina risparmiando anche 38 milioni di euro (Hamilton ne prendeva 40, Kimi solo 2).
Partito nelle retrovie per via di un guasto al fondo piatto in prova, Antonelli ha corso una gara come un veterano terminando quarto. Dapprima retrocesso al quinto per via di una penalità di cinque secondi, è stato poi assolto. Sotto la pioggia, il piccolo grande Kimi ha fatto una rimonta straordinaria partendo dal 16esimo posto in griglia.
Sempre sicuro di sè, ha sorpassato quando doveva ed è rimasto freddo allorché le strategie e i pit-stop avrebbero emozionato chiunque. «Sono molto contento è un risultato che non mi sarei aspettato da quella posizione, però sapevo che oggi con la pioggia sarebbe potuto succedere di tutto“, ha detto il #12 delle frecce d’argento. Ed è solo l’inizio.