ct della Nazionale femminile
Julio Velasco sulla Russia: "Scandaloso lasciarla fuori dallo sport"
I club forti? "A livello femminile quelli russi, quelli turchi e gli italiani". A dirlo è Julio Velasco, allenatore di pallavolo e dirigente sportivo argentino naturalizzato italiano, nonché commissario tecnico della nazionale femminile italiana. È lui a sottolineare come, "agonisticamente, la non presenza di una potenza sportiva come la Russia si sente. Nella pallavolo è un'assenza pesante, sia in campo maschile che in quello femminile". E non solo nella pallavolo. "Penso anche all'atletica, al basket e a molto altro. Detto questo, io sono per una difesa dell'Ucraina senza se e senza ma", tuona in un'intervista a La Stampa.
Sperando ancora nella pace, Velasco trova "scandaloso che l'Occidente continui a comprare gas da Mosca mentre i giovani russi non possono giocare, non possono praticare lo sport di squadra a livello internazionale. Lo trovo scandaloso. E non è la prima volta. Penso al boicottaggio all'Olimpiade di Los Angeles, a quello ai Giochi di Mosca, quello a metà di Seul: di mezzo ci va sempre le sport".
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Eppure nel frattempo, "gli affari li fanno dappertutto. A rotta di collo, senza problemi. Ma perché un ragazzo russo non può giocare campionati giovanili di pallavolo? Perché il suo governo fa una cosa che non deve? Allora se cominciamo così andiamo a vedere tutti i Paesi i cui governi fanno cose che non dovrebbero fare e li lasciamo fuori dalle competizioni sportive". Sanzionare sportivamente la Russia dunque è "una cosa pazzi". A maggior ragione se, "quando arrivano gli affari è tutto a posto, arrivederci e grazie. E dei ragazzi che non giocano invece a chi importa?".