Atteso
Sinner agli Internazionali: "Dovremo dargli un po' di tempo, ma...", parole pesantissime da Roma
Sarà un’Internazionale d’Italia da urlo quello del prossimo maggio. Jannik Sinner tornerà proprio a Roma dalla squalifica, davanti a un pubblico che lo aspetta da due anni (l’anno scorso saltò per l’infortunio all’anca) e in un Foro Italico che si allarga, si rinnova e si prepara ad accogliere più spettatori che mai.
Nel frattempo proprio gli appassionati hanno risposto presente a una rassegna che quest’anno vuole superare quota 400.000 biglietti venduti. Paolo Lorenzi, per il secondo anno direttore del torneo romano, non vede l’ora di iniziare e al Corriere dello Sport ha parlato anche di Sinner: “Troverà un ambiente speciale — dice —, il Foro Italico ti accompagna con un tifo da brividi, lo ricordo bene da giocatore. A Jannik dovremo dare un po’ di tempo, anche se tutti sperano di vederlo subito in campo a lottare per il titolo”.
E ancora: “Tre mesi senza giocare non sono facili, anche se in questo caso c’è il vantaggio di non essere infortunato — ha aggiunto Lorenzi — Dovremo essere pazienti, ritrovare subito il proprio miglior tennis non è mai facile”.
Zverev intanto non lo supererà in testa la ranking dopo gli ultimi risultati: “Per me non era ancora un’occasione — ha però detto l’ex tennista — Né lui né Alcaraz, lo scorso anno, hanno avuto la continuità per restare al passo con Sinner. Un divario come quello attuale non si recupera in tre mesi. Le difficoltà viste forse nascono dal fatto che entrambi stanno cercando di evolversi rapidamente: Sacha spingendosi più a rete, Carlos affinando la scelta dei colpi. Ma per trasformazioni così serve tempo”.
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Riguardo al programma, “finale maschile e finali di doppio saranno la domenica, finale femminile il sabato, semifinali maschili il venerdì — ha aggiunto — Seguiamo il format degli Slam, anche perché è la linea che ci siamo dati per sognare un quinto Slam”. Sognare è possibile ma “non so se esisterà mai di fatto — conclude Lorenzi — Però, con i tabelloni da 96 giocatori, i Masters 1000 sono già dei mini Slam e vanno trattati come tali. Sul futuro non saprei, anche perché ci sono regole che non sono cambiate. Noi sogniamo e proviamo a migliorarci”.