Derby
Ancelotti "il più fortunato di sempre"? Real ai quarti di Champions, l'incredibile rigore sbagliato da Alvarez
Se la ricorderà a lungo, questa notte, Julian Alvarez. E se la ricorderanno pure Carlo Ancelotti, il Real Madrid e soprattutto quelli dell'Atletico Madrid, eliminati agli ottavi di Champions League dopo una gara vinta 1-0 dopo 120' ma persa ai rigori, anche a causa dell'errore, clamoroso, dell'attaccante argentino.
In un Wanda Metropolitano infuocato, come in tutti i derby di Madrid, sono dunque i calci di rigore a regalare al Real i quarti, dopo la vittoria 2-1 del Bernabeu all'andata. Alla squadra del Cholo Simeone non è bastato il gol lampo di Gallagher dopo 30 secondi. Dal dischetto sbagliano Alvarez e Llorente. Per i Colchoneros torna l'incubo del derby di Champions dopo le finali perse nel 2014 e del 2016, rispettivamente a Lisbona e a Milano. Nella prima l'Atletico era in vantaggio nei tempi supplementari, ma il colpo di testa di Sergio Ramos al 93' costrinse i tempi supplementari e il Real Madrid si impose per 4-1. Due anni dopo, la finale fu decisa proprio ai rigori e l'errore di Juanfran condannò i biancorossi. Ora la terza atroce beffa, negli ottavi, con le 'merengues' che se la vedranno con l'Arsenal nei quarti.
Pronti, via, passano poco meno di 30 secondi e l'Atletico rimette in equilibrio il gol di svantaggio maturato nella sfida d'andata, finita 2-1, al Bernabeu. Alvarez controlla e allarga per De Paul. L'ex Udinese, a volte troppo discontinuo ma con due piedi perfetti per giocare a calcio o ballare il tango, mette rasoterra una palla perfetta verso il centro dove il velo di Giuliano Simeone libera Gallagher. Il tocco è semplice ma non scontato: l'inglese fredda Courtois, ex della partita. Meno di un minuto ed è tutto da rifare, tutto di nuovo in equilibrio. Ci prova due volte Julian Alvarez a trovare il raddoppio, al 21' e 26': prima dalla distanza, mettendo nel mirino il secondo palo; poi provando di forza, da dentro l'area, trovando Courtois pronto alla risposta. Le azioni del Real, in un primo tempo complicato, si esauriscono con qualche protesta immotivata e pochi pericoli per Oblak.
La ripresa si apre sulla falsa riga del primo. Alvarez ci prova ancora ma il risultato finale è solo quello di scaldare, ancora una volta, i guantoni del portiere belga dei blancos. Al 67' Mbappè trova campo aperto sfruttando un recupero di Camavinga. Accelerazione, dribbling, sterzata. Langlais non può che placcarlo in area, in un'azione rugbistica. E' rigore, netto, senza proteste e senza indecisioni da parte dell'arbitro, il polacco Szymon Marciniak. Vinicius, però, spedisce la palla in curva, sopra la traversa. L'Atletico ritrova forza, il brasiliano inconsolabile scuote la testa. E' il secondo profondo shock per i blancos. L'ultimo squillo dei tempi regolamentari arriva a ridosso del 90'. Sono i Colchoneros a provarci. L'occasione più grossa è per Correa, entrato dalla panchina, che in area elude l'intervento dei difensori prima di scaricare il pallone distante dallo specchio della porta.
Ai supplementari squadre più lunghe, sfilacciate. Si gioca in contropiede e con continui ribaltamenti di fronte. Ci provano nell'ordine Correa, Brahim Diaz e Sorloth. Una punizione di Brahim Diaz, alla fine del primo tempo supplementare non spaventa il pubblico di casa che sembra attendere, con trepidazione, la lotteria dei rigori.Negli ultimi 10 minuti non si gioca più, qualche intervento duro, un paio di ammonizioni, qualche protesta. Dopo una nuova corsa di Mbappè smorzata dalla difesa dell'Atletico, e un tentativo sbucciato di Llorente dal limite dell'area, si arriva all'ultimo capitolo, quello piu' crudele e senza appello.
I rigori sono una sequenza folle: Mbappè, Sorloth e Bellingham li tirano in modo perfetto. Portiere sempre spiazzato e tiri angolati e precisi. Poi arriva il colpo di teatro: Alvarez scivola sul dischetto ma segna. Lo stadio esulta. Poi, però interviene il VAR: c'è il doppio tocco dell'argentino, il rigore è da annullare. L'Atletico rimane indietro. Poi segnano sia Valverde che Correa. Vazquez sbaglia e tiene in corsa l'Atletico ma poi Llorente manda sulla traversa. Il Real è di nuovo avanti e ha il match point con Rudiger. Il difensore calcia male ma la palla è sufficientemente forte per varcare la linea nonostante Oblak provi disperatamente a fermarla. Simeone arringa lo stadio, vuole gli applausi per chi ha perso con onore. E' un modo per ringraziare chi ha lottato sugli spalti e chi sul manto verde. Ancelotti, invece, saluta e ringrazia tutti i calciatori avversari.