serie a

L'Atalanta travolge la Juventus: all'Allianz Stadium finisce 4 a 0

Il sogno (o l'illusione) di provare ad inserirsi nella lotta Scudetto è durato lo spazio di una settimana, poi la Juventus di Thiago Motta è stata messa di fronte alla realtà. Che è tristissima. Nel posticipo della 28/a giornata, l'Atalanta vince passeggiando per 4-0 all'Allianz Stadium con il gol numero 22 di Retegui, quelli del capitano e veterano De Roon, di Zappacosta e di uno scatenato Lookman. Un risultato che poteva essere ben più pesante senza i pali e un eroico Di Gregorio, che hanno reso meno umiliante di quanto non sia stata la sconfitta dei bianconeri. Si perchè la Juve di fatto non è mai entrata in partita sovrastata in tutte le parti del campo da una Dea che sembrava in affanno nelle ultime settimane e che d'incanto stasera ha ritrovato la brillantezza dei momenti migliori. Quella che non ha mai avuto questa Juve che per l'ennesima volta quest'anno appena si alza il livello della contesa sparisce mestamente dal campo. Così in classifica, la Dea tiene il passo di Inter e Napoli portandosi a 58 punti sempre a -3 dalla vetta e con lo scontro diretto a Bergamo contro i nerazzurri di Inzaghi la settimana prossima. La Juve rischia domani di scivolare al quinto posto se la Lazio farà il suo dovere battendo l'Udinese all'Olimpico. E con il Bologna a -2 e una arrembante Roma a -6 la lotta per un posto in Champions sarà durissima per i bianconeri.

 

Nella Juve, Thiago Motta recupera Yildiz sulla trequarti con McKennie e Nico Gonzalez alle spalle di Kolo Muani con Vlahovic e l'ex più atteso Koopmeiners in panchina. Nell'Atalanta, Gasperini ritrova Hien al centro della difesa e schiera l'altro ex Cuadrado nel tridente offensivo con Retegui e Lookman. Partono dalla panchina De Ketelaere e Pasalic.

 

Ritmi subito alti all'Allianz Stadium, nonostante la pioggia. La Juve mantiene di più il possesso, ma è l'Atalanta a rendersi pericolosa per prima con Lookman e Zappacosta in contropiede. In entrambe le corcostanze si salva la difesa bianconera. La squadra di Motta replica con due tiri da fuori area di Thuram e Kelly entrambi alti. Al quarto d'ora di nuovo Atalanta vicina al gol con un colpo di testa di Ederson su angolo, palla respinta in angolo. Nuova replica della Juve in ripartenza con McKennie che prova a servire in area Weah, ma l'esterno americano controlla male e calcia addosso a Zappacosta. Ritmi vertiginosi, con capovolgimenti di fronte da una parte e dall'altra. L'Atalanta di nuovo pericolosa con il solito Lookman. La maggior pericolosità della Dea viene premiata poco prima della mezzora, quando Retegui sblocca il risultato trasformando un rigore concesso dall'arbitro per un tocco di mani di McKennie in area di rigore. Una Juve incapace di tenere testa al pressing soffocante dei nerazzurri, tante le palle perse con Wildiz e Kolo Muani di fatto non pervenuti. E sull'ennesima palla persa in impostazione dei bianconeri, Atalanta vicina al raddoppio con de Roon. Troppo lenta e prevedibile la squadra di Motta che nel finale di tempo rischia di capitolare ancora con l'Atalanta che colpisce un palo clamoroso con un tiro di Lookman deviato da Kelly e poi Di Gregorio deve compiere un paio di miracoli per evitare il ko.

 

Il raddoppio della Dea è solo rimandato, perchè arriva dopo appena un minuto nella ripresa con De Roon che ribadisce in rete una conclusione di Lookman respinto da Di Gregorio. Il portiere è l'unico a salvarsi in una Juventus imbarazzante per mancanza di concentrazione e grinta nel tentare di contrastare gli avversari. Non a caso piovono fischi dagli spalti dello Stadium di fronte ad un atteggiamento improponibile a questi livelli perchè poi ti pongono di fronte al rischio di brutte figure continue, come quando Lookman approfitta dell'ennesima dormita difensiva e per poco non fa anche 3-0. Motta si gioca la carta Koompeiners al posto di un Yldiz oggi inesistente, ma l'olandese si conferma solo la brutta copia di quello della Dea e infatti anche stasera non incide. Dal canto suo Gasperini fa rifiatare Retegui e manda in campo De Ketelaere. La Juve è ormai allo sbando e al 66' subisce anche il terzo gol firmato da Zappacosta con una conclusione da dentro l'area di rigore su assist di Kolasinac. A un quarto d'ora dalla fine termina la partita anonima di Kolo Muani, che dopo l'inizio scintillante sembra essere tornato quello che scaldava la panchina al Psg, al suo posto dentro un Vlahovic (suo l'unico tiro in porta) forse scaricato troppo presto dall'ineffabile coppia Giuntoli-Motta. La serata da incubo dei bianconeri non è finita qui, perchè al 77' arriva meritato il gol anche di Lookman per un 4-0 pesantissimo e che provoca la durissima reazione dello Stadium che si svuota in segno di protesta verso la squadra, il tecnico e la società. Nessuno escluso.