Parole pesanti
Jannik Sinner? "Un vero numero 1, perché lo rispetto": chi zittisce Nick Kyrgios
Il caso doping che ha visto protagonista Jannik Sinner continua a far discutere il mondo del tennis. Il numero uno al mondo ha deciso di patteggiare con la Wada. E, pertanto, l’agenzia mondiale anti-doping ha deciso di sospenderlo per tre mesi. L'azzurro potrà tornare in campo solo dal prossimo 4 maggio, a ridosso degli Internazionali di Roma. Chiuso il caso quindi? Neanche per sogno. Sverin Luthi, storico allenatore di Roger Federer e oggi capitano di Coppa Davis della Svizzera, ha parlato del caso Clostebol.
"Il caso di Sinner è veramente lontano da un caso di doping. Ammiro come Jannik abbia gestito una situazione così difficile: ha dimostrato ancora una volta di essere un vero n°1 ed è per questo che lo rispetto". E Nick Kyrgios... muto. E ancora, aggiunge Luthi: "Credo abbia ragione in parte anche Novak Djokovic quando dice che il vero problema sia nel sistema e nella mancanza di regolamenti chiari ma preferisco non addentrarmi in una materia così ostica e delicata".
Sul tema si è espresso anche l'ex giocatore Ion Tiriac: "Il giorno in cui la Wada ha accettato la prima cosiddetta eccezione 'AUT' (Autorizzazione per uso terapeutico, ndr) per un atleta che assumeva sostanze dalla lista nera, è stato allora che l’imbroglio è stato completamente legalizzato. Il sistema è crollato. Ci sono migliaia di atleti, e probabilmente centinaia nel mio sport, il tennis, che hanno fino a 14 o 15 eccezioni e che non sono ancora risultati positivi. Questo significa imbrogliare lo sport, imbrogliare se stessi, imbrogliare i propri avversari e imbrogliare il pubblico. Il gioco è truccato, amici miei, e truccato nel profondo".