Serie A

Serie A, Billing acciuffa l'Inter nel finale: Napoli fa 1-1 e resta a un passo dalla vetta

Tanto rumore per nulla, o quasi. L'atteso scontro diretto del 'Maradona' finisce con un pareggio che non cambia la struttura della classifica (complice anche lo 0-0 dell'Atalanta contro il Venezia) ma consegna nuove certezze al Napoli, che acciuffa con merito nel finale l'Inter riaccendendo una sfida scudetto che resta quanto mai aperta. La zampata al tramonto della ripresa di Billing, l'uomo meno atteso, replica alla pennellata su punizione di Dimarco, che dopo venti minuti sembrava aver spianato la strada ai ragazzi di Simone Inzaghi. Invece i campani, anche grazie alla spinta del pubblico, hanno avuto il merito di non arrendersi e di mettere sotto costantemente nella ripresa la capolista, che ancora una volta non è riuscita a far suo uno scontro diretto, mostrando un deficit fisico e caratteriale. La spallata al campionato dell'Inter - che resta avanti con un punto di margine sul Napoli e tre sulla Dea - non è arrivata, la contesa resta aperta e incerta e non può non essere allargata all'Atalanta, nonostante il recente appannamento degli orobici.

Come da pronostico il Napoli parte forte, spinto da un 'Maradona' in versione dodicesimo uomo e da un'intensità e un'energia che sorprende i nerazzurri. Nel 3-5-2 disegnato da Conte la posizione di trequartista occupata da McTominay, con Gilmour e Lobotka più bassi a proteggere l'area, infastidisce l'Inter. Non a caso lo scozzese crea il primo pericolo in spaccata su assist di Lukaku. Ci pensa così Dimarco a togliere dai guai gli ospiti: la magia su punizione di sinistro nell'angolino dove Meret non può arrivare spiana la strada ai ragazzi di Inzaghi, che a sorpresa passano in vantaggio dopo un inizio non semplice. Il gol dell'esterno placa solo per qualche minuto l'ardore del Napoli, che torna a spingere poco dopo la mezz'ora: Gilmour pesca in profondità Lukaku che aggancia bene e al volo calcia sull'esterno della rete, un minuto dopo Martinez esce male ma Raspadori pasticcia sul più bello. Prima dell'intervallo altro squillo dei campani con un cross basso di Raspadori raccolto da Lukaku, provvidenziale la chiusura di Bastoni che evita un gol fatto.

 

 

 

Anche nella ripresa la squadra di Conte mette grande pressione sulla capolista, che come se non bastasse è costretta a rinunciare dopo pochi minuti a Calhanoglu (già condizionato da un pestone nel primo tempo) e a Dimarco, autentica spina nel fianco della difesa azzurra nei primi 45'. L'uscita dell'ex giocatore del Chievo per un problema muscolare costringe Inzaghi, già in emergenza sulle corsie esterne, a ridisegnare l'Inter con un 4-4-2 inedito con Bastoni terzino da una parte e Pavard dall'altra. Un atteggiamento che spiazza soprattutto i calciatori nerazzurri in campo, in apnea al cospetto di un Napoli che non molla la presa alla ricerca del pareggio. Lukaku, sempre prezioso con le sue sponde, serve Lobotka che calcia alto, poi è McTominay a provarci da fuori trovando l'ottima risposta di Martinez sul bolide dello scozzese. Nel quarto d'ora finale Conte si gioca la carta Okafor, Ngonge e Billing. Proprio quest'ultimo a sorpresa si rivela l'uomo della provvidenza, battendo Martinez dopo un primo intervento murato dal portiere dell'Inter sulla splendida percussione di Lobotka. Nell'arrembante finale, con i nerazzurri alle corde, sono i padroni di casa a sfiorare il clamoroso colpaccio, ma Acerbi smorza il tiro di Ngonge e la partita termina così 1-1. Lasciando la classifica invariata, ma con la sensazione che il Napoli possa giocarsela davvero fino in fondo.