Il numero uno

Sinner devastante: frega i suoi avversari non scendendo mai in campo, ecco come

Gabriele Galluccio

Jannik Sinner vince anche senza giocare. Il fiasco “latino” di Alexander Zverev tra Argentina, Brasile e Messico garantisce all’altoatesino di tagliare come minimo il traguardo delle 44 settimane da numero 1 al mondo: la matematica dice che resterà in cima al ranking almeno fino al 13 aprile, ma a questo punto è altamente improbabile che qualcuno possa scalzarlo prima del rientro in campo previsto il 4 maggio a Roma. Zverev si è lanciato in un’impresa tra i “peggiori bar di Caracas” che lo sta coprendo di ridicolo, però va compreso: ha 27 anni, non è mai stato numero uno al mondo ed è consapevole che non vincerà mai uno Slam a meno che Sinner e Alcaraz non spariscano dal campo contemporaneamente. E in quel caso comunque non è detto che riesca ad alzare uno dei quattro titoli più importanti, perché è un ottimo tennista e anche piuttosto costante ma è molto più battibile di Sinner e Alcaraz. Lo ha dimostrato in queste prime settimane con Jannik fuori dai giochi: preso dalla smania di raccattare tutti i punti possibili per togliersi almeno la soddisfazione di ergersi in cima al ranking Atp, Zverev ha finito per perdere ai quarti sia a Buenos Aires che a Rio de Janeiro, tra l’altro contro due avversari mediocri come Cerundolo e Comesana, e addirittura agli ottavi ad Acapulco, dove è crollato sotto i colpi mancini di Tien, il 19enne americano di belle speranze.

CALCOLI
Insomma, in questo momento Zverev non sembra avere la testa né il livello di gioco per impensierire Sinner, che si presenterà al Masters 1000 di Roma con 9730 punti sicuri. Per scavalcarlo Zverev dovrà farne nel frattempo almeno 2395, mentre Alcaraz addirittura 3620. Lo spagnolo però non ha alcuna velleità di classifica e quindi si limita a giocare i tornei più importanti, senza disperdere energie inutili come sta facendo Zverev. Quest’ultimo è chiamato a un’impresa che non sembra essere nelle sue corde: per superare Sinner deve vincere almeno due tornei tra Indian Wells, Miami e Montecarlo e arrivare in finale nel terzo, a meno che non decida di giocare anche qualche Atp 250 tra Bucarest, Houston e Marrakech. I precedenti sono a sfavore di Zverev: a Indian Wells non è mai andato oltre i quarti, a Miami vanta una sola finale nel 2018 e a Montecarlo si è fermato due volte in semifinale. Insomma, il tedesco dovrebbe andare ben oltre i propri limiti per conquistare i punti necessari a superare Sinner.

 



E nel caso in cui dovesse incredibilmente farcela, il suo momento di gloria sarebbe effimero, destinato a durare quanto un fiammifero. Zverev avrà infatti 1000 punti da difendere a Roma, dove ha trionfato un anno fa, e altri 1300 al Roland Garros, dove ha perso la finale contro Alcaraz. In totale 2300 punti contro i soli 800 di Sinner, tutti legati alla semifinale nello Slam parigino. Quindi Jannik potrebbe riprendersi il numero 1 già a Roma, dove è atteso come un re.

LAUREUS ACADEMY
Intanto ieri la Laureus Academy ha annunciato l’esclusione dell’altoatesino dalle nomination per gli Oscar dello Sport 2025. L’anno scorso il premio è andato a Novak Djokovic. La sospensione di tre mesi concordata da Sinner con la Wada ha spinto gli organizzatori a ritirare la nomination. Una scelta sensata per evitare ulteriori polemiche su Jannik, che di sicuro non perderà tempo a rimuginare su questo mancato premio.