L'affondo del norvegese
Jannik Sinner, la bomba di Casper Ruud: "Quanti innocenti sono rinchiusi in una prigione?"
Dopo una serie di dichiarazioni, arrivate negli ultimi mesi, in certi casi relativamente ambigue, ecco che Casper Ruud prende posizione in modo netto su Jannik Sinner. E lo difende, sostenendolo e spiegando di comprendere e condividere la decisione del numero 1 al mondo di trovare un accordo con la Wada, soprattutto alla luce di quanto sarebbe potuto accadere al Tas di Losanna, dove sarebbe stato esaminato il ricorso.
Il norvegese Ruud ha parlato di tutta questa vicenda nel podcast Bounces di Ben Rothenberg. Non ha nascosto il dispiacere per quanto accaduto, esprimendo stima e rispetto per Sinner. Il tre volte finalista Slam ha espresso un'opinione netta sul comportamento di Jannik: "Mi dispiace per Jannik. Lui, secondo me, non ha fatto nulla intenzionalmente", ha premesso.
Mentre diversi tennisti hanno criticato l’accordo con la Wada, dimostrando di non aver approfondito abbastanza il contesto e le regole dell’Agenzia mondiale anti-doping, Ruud ha voluto ricordare come situazioni simili siano già accadute in passato: "Non è la prima volta che accade che si giunga a un accordo per una condanna per doping, il che probabilmente ha sorpreso qualcuno. Quando si guarda al sistema legale, non è insolito che accada quando qualcuno sta per andare a processo. Voglio dire, ci sono molti altri casi in cui gli accordi sono avvenuti appena prima di un processo", ha sottolineato.
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E ancora: "Se fossi nei panni di Jannik, ovviamente mi piacerebbe avere la possibilità di difendermi in un processo pubblico, cosa che sono sicuro lui stesse cercando. Ma quando vai a processo, c'è sempre il rischio che tu possa essere dichiarato colpevole, se le giurie o i giudici vedono le cose in modo diverso. Guarda in quanti casi nel mondo qualcuno è andato in prigione quando uno non era colpevole. Quindi, c'è sempre il rischio che tu possa essere dichiarato colpevole anche se non lo sei", ha concluso Casper Ruud. Un paragone pesante, d'impatto, quello con gli innocenti in carcere. Ma il paragone, in una certa misura, dà la cifra della situazione.