Dritto al punto

Jannik Sinner, la fucilata di Vallverdu: "Non c'è cameratismo. Chi sono i veri perdenti"

Daniel Vallverdu si è scagliato contro mezzo tennis mondiale. L'argomento? Neanche a dirlo, il patteggiamento di Jannik Sinner con la Wada per il caso doping che lo ha visto coinvolto. Secondo lo stimato allenatore, i colleghi del numero uno al mondo si sarebbero comportati molto male con l'azzurro. Il coach di Del Potro si è detto rattristato dalla "mancanza di cameratismo" nei confronti dell'altoatesino.

"Dopo aver aspettato qualche giorno per digerire la reazione del mondo del tennis in merito alla squalifica di Sinner - ha scritto l'allenatore su X -, vorrei dire che sono rattristato dalla mancanza di cameratismo. La maggior parte dei tennisti non si concentra sui fatti del caso. I veri perdenti qui sono Jannik Sinner e il tennis. Dovremmo concentrarsi sui processi e sulle regole delle agenzie antidoping piuttosto che sul giocatore che ne è vittima".

 

 

E ancora: "Chiaramente non ha avuto alcun beneficio in termini di miglioramento delle prestazioni. ZERO. Conosco Jannik Sinner da quando ha 14 anni e posso tranquillamente dire che non ha alcuna colpa". Totale sostegno dunque a Sinner, e critica profonda a WADA e non solo: "Le agenzie antidoping sono responsabili della mancanza di coerenza e accuratezza nella maggior parte dei casi di tennis degli ultimi tempi. In questo caso non sarebbe mai dovuta esserci una squalifica. Non è un momento facile per Sinner e il Team. Siate forti e Roma sarà la cornice perfetta per il caloroso benvenuto che merita".