Processo

Jannik Sinner, clamoroso scoop della Bbc: "Ecco perché ha accettato l'accordo con la Wada"

Convincerlo è stata dura, ma alla fine Jannik Sinner ha accettato il patteggiamento della Wada che lo terrà fermo solo tre mesi dai campi. Il 23enne pusterese potrà così tornare a giocare agli Internazionali d’Italia a Roma, potendo così giocare anche al Roland Garros e a Wimbledon.

Intanto il suo avvocato, James Singer, ha raccontato come lo ha persuaso ad accettare una proposta, quella arrivata dall’Agenzia mondiale antidoping, come inizialmente non voleva fare: “È successo tutto in modo incredibilmente rapido, nel giro di un paio di giorni”, ha raccontato il legale alla Bbc Sport

 

 

 

E ancora: “Quando ho detto a Jannik che avremmo dovuto accontentarci di tre mesi, lui mi ha risposto: ‘Perché dovremmo accettare se il primo tribunale indipendente non mi ha dato alcuna sospensione, perché dovrei accettare tre mesi adesso?’”. Il consiglio di Singer è stato deciso: “Gli ho risposto ‘Non si sa mai cosa succederà in un’udienza. Sappiamo che la Wada sta spingendo per un anno, se non accettiamo la loro offerta andranno in tribunale chiedendo un anno e chissà cosa potrebbero fare i tre giudici. Quindi la possibilità di tre mesi, secondo me, era una buona possibilità’”. Alla fine, così, Sinner ha accettato, nonostante Jannik avrebbe voluto ribadire la propria innocenza, già sentenziata da un tribunale indipendente.

 

 

 

Sulla questione legata al caso Clostebol, Jannik “ha detto di essersi sentito trattato in modo piuttosto duro — ha concluso il legale — ma accetta che ognuno abbia diritto alla propria opinione. I tennisti non hanno l'opportunità di conoscere tutti i dettagli della vicenda, quindi semplicemente esprimono delle opinioni. Ma forse i fatti meriterebbero di essere approfonditi maggiormente".