Attacco feroce

Jannik Sinner, il caso deflagra: "Ridicolo, non giocate", insulti e fango dalla Russia

L'ex numero al mondo Yevgeny Kafelnikov infanga Jannik Sinner dopo la squalifica di tre mesi a seguito dell'accordo con la Wada. "Non capisco proprio! Se sei assolutamente sicuro al 100% della tua innocenza (come lo era prima con i suoi avvocati), perché accetti una squalifica di 3 mesi? Non ha senso per me", ha affermato. E ancora: "La Wada è l'organizzazione più sporca! Puoi fare qualsiasi accordo tu voglia con loro, anche se sei colpevole".

Poi la sfida totale lanciata proprio contro Sinner: "Dopo gli ultimi sviluppi, farei quanto segue (supponendo che stessi ancora giocando). Ogni volta che fossi sorteggiato con Sinner in un torneo, non scenderei in campo, non importa se al primo turno o in finale. Ma temo che nessuno farà lo stesso". È un fiume in piena: "Perché non ha sporto denuncia contro un membro del suo entourage che era responsabile di aver danneggiato la sua reputazione cristallina?".

 

 

E ad attaccare è anche Nadia Petrova, ex numero 3 al mondo: "Secondo me la squalifica di Sinner è ridicola – ha sentenziato la 42enne moscovita – Lui è stato squalificato per tre mesi per un doping grave, mentre Maria Sharapova è stata semplicemente distrutta per del meldonium (un farmaco per il cuore inserito dal 1 gennaio 2016 nella lista delle sostanze dopanti, ndr). Non è chiaro dove sia il buon senso in questo caso. Quindi toglietegli tutti i successi, i premi e i titoli ottenuti da quando è stato scoperto sotto l'effetto di questa droga. Sarebbe più o meno giusto". Insomma i bocchettoni di veleno si sono aperti. Ma nessuno ricorda che la Wada nella sua nota scagiona da qualunque colpa proprio Sinner che, da gran signore, si è assunto la responsabilità per conto del suo staff...